30 Settembre 2008
La Giunta lo aveva già deliberato qualche mese or sono, ma prima di affidare i lavori era necessario il parere delle Belle Arti, che è puntualmente arrivato in termini positivi. Tra circa una settimana partirà – perciò – un intervento fortemente richiesto dai cittadini, avente ad oggetto il restauro e il risanamento conservativo dell’edicola votiva di via Valle Oscura.
La storica “cappellina” è localizzata a nord del nucleo urbano, in contrada Concia, a circa due km dal centro e a circa 200 metri dall’ antica fonte di Gualdo, lungo la strada anticamente detta “dei Macelli”. L’attuale impianto risale al 1935, quando alcuni residenti – tra cui i signori Giovanni Nucci ed Italo Magi citati nella lapide conservata all’interno – decisero di ricostruire, ampliandola, una piccola edicola andata distrutta nel terremoto del 1929. La struttura ha una base rettangolare di 2,50 x 4 metri ed una copertura a capanna, sovrastata da una rigogliosa vegetazione e da due enormi cipressi. Oggi, la cappella evidenzia un avanzato stato di degrado strutturale particolarmente evidente nella copertura lignea – pressoché interamente crollata – nella controsoffittatura e nei punti di connessione delle travature alla muratura. La pavimentazione in “massetto” è dissestata dall’espansione delle radici degli alberi e l’arredo interno è inesistente a seguito di una serie di furti avvenuti in passato. L’articolato restauro prevede, fra l’altro, l’eliminazione della vegetazione infestante, la ricostituzione della copertura secondo i materiali e le dimensioni originali, la ripresa della muratura laddove necessario, il consolidamento strutturale degli spiccati delle murature e della controsoffittatura, il rifacimento della pavimentazione, la “cura” delle lesioni con materiali idonei, pulitura e tinteggiatura. Il progetto redatto dall’U.T.C. contempla anche il recupero dei resti dell’altare costituito da blocchi in arenaria e la ricostituzione del piano di appoggio. Il frammento di superficie pittorica superstite nell’angolo destro dell’ altare verrà consolidato ed integrato nelle parti mancanti. A definitiva chiusura dell’edicola, sarà realizzata una porta in legno di abete a doghe verticali.
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