3 Marzo 2009
Apparentemente è cambiato poco, ma quando le differenze sono così sottili e l’arrivo ha tutta l’aria di volersi risolvere solo in volata, anche quel “poco” potrebbe pesare. La nona di ritorno ha consegnato nelle parti basse della classifica un punto in più a Bologna e Catania e uno… in meno a La Nef, che a Castellana Grotte ha vanificato nel finale di quarto set con un errore proprio ed uno degli arbitri, l’impresa di andare a sua volta al tie-break: un’opportunità che avrebbe influito favorevolmente sia sul “bottino” fidardense che sul morale alla vigilia di un’altra trasferta che vale inevitabilmente doppio. In cinque partite, Pirri e soci devono infatti recuperare cinque punti proprio sulla squadra che andranno ad affrontare domenica prossima: la Sp Catania. «Sono i risultati a dire che in questo periodo quella siciliana è una delle formazioni più in forma, cui l’innesto di Matheaus ha parecchio giovato – dice il presidente biancorosso Franco Antonelli – ma la graduatoria e il calendario aggiungono che questo è uno degli ultimi scontri diretti e siamo obbligati a vincerlo. A squadra e tecnici ribadisco ciò che abbiamo sempre chiesto: lottiamo e crediamoci sino in fondo, rimaniamo in ballo fino all’ultima giornata anche se sul percorso dobbiamo incontrare compagini in lotta per i play-off più attrezzate di noi». Quanto al match di Castellana Grotte, l’elemento positivo è stato il rientro di Daniele Paterniani, partito dalle retrovie considerando il periodo di stop imposto nei giorni precedenti dal torcicollo, ma rivelatosi poi molto importante sia in battuta che in attacco. Purtroppo non è bastato per arpionare un risultato che avrebbe alimentato la serie utile inanellata a febbraio.
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