26 Novembre 2009
Da qualche tempo sembra che ogni mezzo sia buono per animare il dibattito politico o per veicolare quella parte di verità che si ha interesse mettere in risalto. Proviamo allora a dare la giusta dimensione e profondità alle cose, perché ci sono temi su cui non è il caso “giocare”.
Rigassificatore. Secondo il volantinaggio di Rifondazione Comunista girato in città, la nostra Amministrazione non ha a cuore il problema. Peccato che il nostro Comune sia stato fra i primi a firmare un documento a sostegno del comitato del “no” e a chiedere alla Regione un incontro chiarificatore. E’ singolare poi che la parte politica – male informata – che si è messa sul pulpito faccia parte di quello stesso governo regionale che non si è preoccupato affatto di condividere preventivamente con i Sindaci delle Amministrazioni coinvolte il progetto della Gaz de France mettendoci di fronte al fatto quasi compiuto.
Scuola media. L’opposizione, che d’altra parte ci accusa di sperperare denaro pubblico, ritiene che quello della scuola media pur di qualità sia un progetto dimezzato. E’ vero, eravamo partiti con l’intenzione di costruire un plesso ove potessero trasferirsi entrambi gli istituti: costo previsto 8 milioni di euro finanziati dalla permuta dell’ex convento San Benedetto dove attualmente si svolgono le lezioni. Seguendo i venti di mercato e ascoltando le opinioni dei consiglieri, contrari alla vendita dello storico monastero e al depauperamento del centro storico, abbiamo ridimensionato i programmi optando per la scelta più concreta, rapida e fattibile. Ma evidentemente quegli stessi consiglieri se ne sono dimenticati.
Bilancio e spese. Scuola, strettoia Fornaci, Porta Marina e parcheggi: erano queste le priorità del nostro programma elettorale, obiettivi che stiamo raggiungendo. Ma dall’inizio del mandato, lo scenario è innegabilmente mutato a causa della crisi che ha travolto i mercati internazionali. E’ importante tuttavia spiegare ai cittadini che i fondi stanziati in bilancio sono “vincolati”: le spese destinate all’investimento non possono essere cioè spostate in altri capitoli, tipo quelli di spesa corrente in cui rientra fra l’altro il sociale. Questo per rispondere a chi dice che avremmo potuto risparmiare i soldi per Porta Marina per dare sostegno alle famiglie in un momento di difficoltà. Il nostro bilancio continua a coprire tutti gli interventi possibili, facendo fronte con le proprie forze ai pesantissimi tagli che Stato e Regione operano costantemente. L’ultimo, in ordine di tempo, ammonta a 150.000 €, spariti con un colpo di forbice del Governo.
Porta Marina. I commenti impazzano, impietosi. La si giudica ancor prima di aver compiuto la riqualificazione che, detto per inciso, era nei programmi elettorali anche di quei partiti che ora fomentano tramite i social network l’indignazione popolare. La fontana non è del Sindaco, ci mancherebbe. Ma neanche la volontà di cancellare un simbolo cui tanti si dicono legati. Quella struttura, che la Soprintendenza ha confermato non avere alcun valore artistico, verrà posizionata in un contesto architettonico più consono perché nel restyling sarebbe completamente stonata. E un progetto nuovo elaborato su misura di una “vecchia” fontana non avrebbe alcun senso. Invece è diventato un problema anche che ci sia uno sponsor. Sarebbe comprensibile lamentarsi se non ci fosse chi si fa carico della spesa, ma si preferisce insinuare dubbi anche laddove c’è il semplice rispetto della privacy e il legittimo desiderio di comparire solo al momento opportuno. Quello dell’inaugurazione.
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