21 Agosto 2019
La rievocazione passa, l’impegno continua. Proseguendo l’azione culturale di ricerca ed approfondimento storico, Tracce di Ottocento è già intorno al tavolo organizzativo di un lavoro di squadra mirato alla messa in scena de “L’Italia chiamò”. Definito il cast e la drammaturgia, lo spettacolo teatrale sulla battaglia di Castelfidardo finanziato dalla legge Regionale 5/2010 per la valorizzazione dei luoghi risorgimentali, promosso e fortemente voluto intessendo una fitta rete di rapporti dall’Amministrazione Comunale avvalendosi della consulenza storica e scientifica di Tr800, Italia Nostra, Fondazione Ferretti e del supporto tecnico della Guasco film, vivrà la sua “prima” a fine ottobre per la regia di Victor Carlo Vitale. In attesa di tale produzione, i titoli di coda della due-giorni “Castelfidardo fine 800” scorrono tra la soddisfazione generale e numeri imponenti. I 2800 pasti al giorno preparati e letteralmente divorati nei tre punti ristoro e il sold out dei bus navetta fanno stimare le presenze in circa diecimila persone, che della rievocazione hanno colto il fascino, l’atmosfera magica e lo spirito di fondo. “Ci fa piacere che si percepisca che la nostra non è una festa qualsiasi ma un progetto che alla sua base pone un obiettivo alto di aggregazione, riscoperta delle nostre radici e identità: ogni quartiere è coinvolto in un’attività qualificante e motivante sin dalla fase di preparazione e i tanti giovani impegnati danno garanzia di freschezza e continuità”, riferisce il presidente Carlo Zenobi. Al di là dell’affermazione del quartiere Figuretta in un palio dell’acqua all’insegna della sportività e dell’equilibrio vinto superando le Fornaci per un nonnulla, tanti i momenti emozionali e le novità che hanno lasciato il segno. Dalle oltre 200 adesioni alle visite guidate gratuite in lingua grazie alle quali i turisti hanno avuto modo di conoscere e meglio apprezzare Castelfidardo, agli spettacolari allestimenti degli otto quartieri con menzione speciale per le incantevoli Cascine; dai gruppi musicali che hanno chiuso entrambe le serate al “Và pensiero” finale che ha unito la folla ed esaltato valori condivisi in maniera commovente; dal ventaglio donato nel corso del bellissimo corteo in costumi storici alla gara amatoriale di organetto aggiudicata alla recanatese Francesca Guardabassi, Tracce di 800 ha curato scrupolosamente ogni dettaglio. Il concorso fotografico cui si può partecipare sino a fine mese e di cui la commissione valuterà racconti e scatti, è un ulteriore tassello di un mosaico variegato e di una creatura che alla quinta edizione è già saldamente entrata nel cuore di tutti ed ha il grande merito di unire idee, persone e talenti per un nobile fine: rendere più bella, attraente e coesa Castelfidardo agli occhi di chi la vive e di chi la visita.
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