5 Novembre 2019
La Consulta Pari Opportunità del Comune, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, promuove una campagna di sensibilizzazione sul valore della donna e contro la violenza di genere attraverso un fitto programma di convegni, incontri ed iniziative culturali aperte al pubblico. L’Onu ha scelto questa data in onore e ricordo delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana, uccise il 25/11/1960 per la loro opposizione al regime dittatoriale. La giornata rappresenta oggi ovunque un momento simbolico per tenere alta l‘attenzione su un problema sociale da risolvere. Per questo motivo, durante l’intero mese di novembre rimarrà installata sulla facciata del Palazzo Comunale appositamente illuminata di rosso, uno striscione che al tempo stesso è un invito e una presa di posizione forte: “Fai la differenza! Grida no alla violenza”.
Gli altri eventi specifici sono così articolati. Sabato 9, alle 15.00, in collaborazione con la commissione P.O. regionale, il Comune, la Fondazione Ferretti, Italia Nostra, Tracce di 800, Pro Loco e numerosi studiosi italiani, si svolge al Salone degli Stemmi il convegno nazionale “Le donne nel/del risorgimento italiano”, parte integrante del progetto “L’Italia chiamò“. Venerdì 15, alle 21.00, presso la Sala Convegni di piazza Sant’Agostino, l’argomento viene sviscerato nelle due declinazioni: “vittime & aggressori-storie di ordinaria violenza”. Intervengono la psicologa e criminologa di fama nazionale Margherita Carlini e Michele Poli, presidente e fondatore del “Centro Ascolto uomini maltrattanti” di Ferrara. La serie di approfondimenti si chiude martedì 19 alle 21.00, nella sede dell’I.I.S. Meucci, dove a conclusione del progetto che ha coinvolto gli studenti con letture e giochi di ruolo in un’ottica di prevenzione e informazione mirata a disconnetterli dal mondo virtuale e a collegarsi con quello reale, si riflette sul quesito: “Stop violenza contro le donne – Cosa possiamo fare come genitori ed insegnanti per contrastare questo fenomeno”. Ad animare il dibattito, la sociologa, saggista ed esperta Graziella Priulla.
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