13 Giugno 2011
Non nascondo un pizzico di emozione nel ripropormi su queste pagine. Uscire dalla consultazione elettorale con un attestato di stima così importante è motivo di soddisfazione ma soprattutto di grande responsabilità. Il sottoscritto e Solidarietà Popolare ne avrebbero avuta in ogni caso, mantenendo il medesimo spirito di servizio anche dai banchi dell’opposizione, se i cittadini avessero deciso diversamente. Ma oggi ci sentiamo certo più forti, carichi e stimolati dalla fiducia tributata. Non mi dilungo sull’analisi del voto, di cui trovate l’evidenza matematica nelle tabelle e il commento negli spazi dei partiti. Mi limito a rivolgere un ringraziamento sincero a tutti coloro che ci hanno scelto premiando il lavoro di cinque anni, il gruppo che mi ha sostenuto e i “rivali” alla carica di Sindaco che hanno reso appassionante questa competizione. Forse mai come questa volta il risultato sfuggiva a qualsiasi previsione, data la compattezza con cui si è presentato il fronte dei partiti e l’autorevolezza, per esperienza e rappresentatività, di ciascun candidato. Ne è venuto fuori un esito che non celebra la “vittoria” di chi vi scrive, quanto il programma e l’impegno di una squadra di persone che con umiltà, coerenza e senza alcuna etichetta si mette a disposizione di Castelfidardo. Siamo ripartiti subito. O, per meglio dire, non ci siamo mai fermati, perché questo è il vantaggio della continuità. In questa prima fase sarà prioritario introdurre i nuovi colleghi di Giunta nei meccanismi amministrativi (un benvenuto a loro e ai componenti del Consiglio Comunale, un saluto e un ringraziamento affettuoso a chi non ne è più parte) ma soprattutto portare a termine il percorso già segnato. Ci sono opere da avviare e/o completare su cui crediamo e abbiamo investito – scuola media, scala mobile, centro sociale San Rocchetto – a cui va la precedenza, prima ancora di partire con i nuovi progetti che Castelfidardo chiede per assecondarne i bisogni e le potenzialità. Ai cittadini tutti, al pari di cinque anni fa, chiedo di aiutarmi in questo compito e rivolgo una promessa: c’è spesso il dubbio che il secondo “mandato” sia calante rispetto allo slancio di quello d’esordio. Non sarà questo il caso: il rinnovamento operato, l’esperienza acquisita, il consenso ottenuto, segnano la direzione di una crescita per il bene comune.
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