20 Novembre 2012
Capita talora che ci siano argomenti fastidiosi, di cui non si parla mai abbastanza e che balzano morbosamente all’attenzione solo in caso di clamorosi episodi di cronaca nera: verità scomode, su cui l’assessorato alle pari opportunità intende alzare il velo in maniera propositiva aderendo alla “giornata nazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” in programma domenica 25 novembre. Un’occasione di riflessione e sensibilizzazione aperta alla cittadinanza che si svolge alle 17.30 in sala convegni, dando concretezza all’adesione alla Carta Europea dell’uguaglianza e della parità delle donne e degli uomini con la quale il nostro Comune si è impegnato a promuovere nel contesto locale un diritto fondamentale che per poter essere pienamente attuato non deve essere solo riconosciuto ma effettivamente esercitato coinvolgendo tutti gli aspetti della vita quotidiana. Un percorso dall’alto valore educativo di cui questo incontro vuole essere un punto focale: lo spessore e l’esperienza degli ospiti assicurano una “lettura” affatto banale. Moderati da Moreno Giannattasio, sono previsti infatti gli interventi dell’assessore Tania Belvederesi, del consigliere alle pari opportunità della Provincia di Ancona Pina Ferraro (“violenza di genere e misure di contrasto”, dell’avvocato Laura Catena dell’associazione donne&Giustizia (“strumenti legali per combattere la violenza”), della criminologa Margherita Carlini (“stalking: vittime e carnefici (che ha affrontato recentemente alcuni dei casi più tristemente noti come quello di Melania Rea, della psicologa Simona Cardinaletti (“La rappresentazione sociale della violenza sulle donne”) della casa di accoglienza “Zefiro” di Ancona che ospita donne e figli vittime di violenza domestica reinserendoli in società. Ad impreziosire il clima di condivisione, la presenza del giornalista Rai Giancarlo Trapanese che leggerà alcuni brani del suo libro “Madre vendetta” e gli stacchi musicali della chitarrista Maria Grazia Barboni. Un’azione positiva di informazione che non vuole esprimere solo “condanna” ma aiutare a crescere, vedi il coinvolgemento degli studenti dell’Itis Meucci che in classe stanno approfondendo le tematiche sullo stalking.
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