6 Aprile 2013
Un progetto che conferisce un valore aggiunto a due centri simbolo dell’unità nazionale in un momento in cui le forze disgreganti non mancano ma il turismo religioso e culturale può agire da volano per la ripresa. La prima tappa di un percorso volto a valorizzare le radici storiche del territorio sarà il convegno di studi del primo giugno focalizzato sul tema “Castelfidardo: città della riconciliazione fra lo Stato italiano e la Chiesa Cattolica”; seguirà un secondo appuntamento a Loreto sulle sfide attuali della solidarietà, sussidiarietà, integrazione e del nuovo umanesimo. Come illustrato in conferenza stampa dai rappresentanti degli enti promotori – associazione Identità Europea, Regione Marche e i Comuni interessati – il lavoro di approfondimento storico prende spunto dagli aspetti emersi in occasione del 150° anniversario della battaglia di Castelfidardo. “Al di là degli ideali contrapposti, fu un incontro di popoli e un crocevia internazionale su cui l’intera Europa puntò lo sguardo – hanno sottolineato il sindaco Mirco Soprani e il presidente della Fondazione Ferretti Eugenio Paoloni -; significativo il fatto che nel 2000, anno del giubileo di Papa Giovanni Paolo II, celebrammo all’Ossario Sacrario ove riposano vincitori e vinti del 1860, la purificazione della memoria nei rapporti tra Stato e Chiesa. Siamo pertanto grati e onorati di cogliere l’opportunità per ampliare ed estendere gli effetti di questi concetti”. Un’idea che ha affascinato il consigliere regionale Giovanni Zinni, “non solo per le implicazioni sentimentali ma anche come soggetto politico, orgoglioso di rivalutare un territorio già famoso per il suo patrimonio e peculiarità. Il coinvolgimento delle due Diocesi, della Delegazione Pontificia di Loreto, permette di esaltare ciò che unisce, di lanciare un messaggio universale e di creare le basi per una serie di eventi innestati nella filiera del turismo religioso e culturale che ci connota e differenzia”. Il prof. Adolfo Morganti dell’associazione Identità Europea, nata nel 1996 per favorire la conoscenza delle vicende risorgimentali che i libri tendono ormai a trascurare e delle origini storiche e spirituali dell’Europa, ha sottolineato come Castelfidardo incarni il prototipo ideale “dei mille campanili e borghi che compongono nella sua complessità geneticamente antica l’identità della nostra Italia. Un luogo come questo noto per una battaglia fra popoli contrapposti ove vennero a combattere anche dal Quebec perché qui si giocava il mondo, va in realtà rivalutato come punto di riferimento e sede di riconciliazione”. Riconciliazione. “Un termine ormai desueto – ha concluso Morganti – ma il presente ci dimostra quanto sia importante tornare alla radici, perché la crisi che viviamo non è solo economica ma, come ammoniva Benedetto XVI, ha ragioni morali e sociali molto più composite”. Presente alla conferenza anche Vito Punzi, segretario del Centro Studi Lauretani.
Nella foto il prof. Morganti, il sindaco Soprani, Eugenio Paoloni e Giovanni Zinni
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