13 Settembre 2013
In principio fu l’organetto. E dal “capostipite” degli strumenti ad ancia brevettato nel 1829 in Austria da Cyril Demian, è cronologicamente corretto che prenda slancio il Festival internazionale di Fisarmonica. Si apre domani (sabato) con la carica degli oltre “cento” partecipanti alla I edizione del “Concorso Nazionale”, la due giorni interamente dedicata all’organetto e alla fisarmonica diatonica. Termini – questi – a volte utilizzati come sinonimi, in realtà distinti da sottili varianti tecniche: questione di “bassi”, fatto sta che le caratteristiche li hanno tradizionalmente associati a generi popolari come il saltarello e la tarantella, ma lo sviluppo ha poi aperto il ventaglio delle potenzialità sonore dello strumento, utilizzato in modo sempre più diffuso anche nel campo del varieté. “Ci è sembrato giusto tributare un omaggio specifico all’organetto, che storicamente ha preceduto e dunque fornito l’input all’avvio dell’industria di cui Castelfidardo è patria – spiega il presidente della Pro Loco Aldo Belmonti -. E’ una sorta di numero pilota che potenzia l’offerta del Festival regalando uno spaccato artistico di ogni regione italiana: attendiamo ospiti da Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli, così come da Sardegna, Calabria e Abruzzo, ciascuno con il suo folklore e le sue note per creare un’atmosfera di festa, confronto e incontro”. Il concorso è organizzato in collaborazione con l’A.M.I.S.A.D. (Associazione Musicale Italiana Strumenti ad Ancia Diatonici) ed è articolato su tre sezioni e nove categorie, valutate da una giuria composta da quattro membri, presieduta dalla direttrice d’orchestra e concertista bielorussa Svetlana Malets Skorobogataia. Le audizioni si svolgono domani e domenica in sala convegni dalle 9: gli artisti presenteranno due brani a libera scelta di durata complessiva non superiore agli otto minuti. Nove i premi in palio: uno per categoria, un primo posto assoluto e uno speciale “organetto del 150°” in omaggio al maestro del vincitore. Ogni giornata verrà chiusa da un concerto serale in piazza della Repubblica (ore 21, in caso di maltempo Auditorium San Francesco). Sabato è in programma l’esibizione di autentiche stelle del settore: il trio di Roberto Lucanero – musicista ed etnomusicologo, cantautore e compositore – composto da Francesco Tesei (chitarra e contrabbasso) e Domenico Candellori (percussioni); nella seconda parte, la maestria di Giuliano Cameli, già campione mondiale di organetto.Dalle 23.45, la scena si trasferisce poi negli spazi dell’O’Brian (via Marconi) per il “Dopo-Festival” caratterizzato da jam session a tema. Domenica sera, spazio all’ensemble dei “vincitori”.
ARTICOLAZIONE I CONCORSO NAZIONALE PER ORGANETTO
Sezione organetto (strumenti con una 1 o 2 file di voci al canto 2 o 4 bassi)
Cat. A fino a 12 anni (nati dal 2001 in poi)
Cat. B fino a 15 anni (nati dal 1998 in poi)
Cat. C fino a 18 anni (nati dal 1995 in poi)
Cat. D senza limiti di età
Sezione fisarmonica diatonica (minimo di 2 file di voci al canto con 8 bassi e oltre)
Cat. A fino a 12 anni (nati dal 2001 in poi)
Cat. B fino a 15 anni (nati dal 1998 in poi)
Cat. C fino a 18 anni (nati dal 1995 in poi)
Cat. D senza limiti di età
Sezione fisarmonica diatonica organetto over 50 (strumenti diatonici di qualsiasi tipo)
Categoria unica da 50 anni in poi (nati dal 1963 in poi)
Giuliano Cameli
Innamoratosi da piccolo dell`organetto diatonico, sin dalla tenera età ha partecipato e vinto numerosi concorsi di organetto diatonico a livello nazionale. Cameli ha studiato anche pianoforte e la fisarmonica cromatica e dopo diversi anni ha iniziato a comporre musiche originali per organetto diatonico. Nel 1984 ha scritto il primo metodo per organetto a due e quattro bassi insieme con altre raccolte musicali, edite dalle edizioni Berbe’n di Ancona. E’ considerato il principe dell`organetto diatonico, l’ambasciatore mondiale dell`organetto diatonico”, di cui nel 1988 Cameli vince il campionato mondiale organizzato dal C.D.M.I. (Centro didattico musicale italiano) e dalla C.M.A. (Confederation Mondiale dell`accordeon). Successivamente viene invitato in Sud Africa, a Johannesburg, per un concerto. E’ anche uno dei pochi artisti italiani che partecipano al “Festival Mondiale delle nazioni”, ha calcato palcoscenici internazionali e dal ‘94 collabora con la “Zero Sette” progettando e creando il “Giu-Cam system” il più piccolo e completo organetto professionale sul mercato mondiale.
Roberto Lucanero
Musicista ed etnomusicologo, è attivo come fisarmonicista, organettista, suonatore di organo portativo medievale, cantore tradizionale, cantautore, compositore. Si forma nella scuola Mugnoz di Loreto dove studia fisarmonica, pianoforte, armonia ed analisi musicale. Fin dall’adolescenza inizia l’attività spaziando tra contemporanea, jazz, canzone d’autore e folk; debutta con il Quartetto Adamo Volpi di Loreto, dirige per alcuni anni la Fisorchestra Città di Osimo, collabora con Roberto Paci Dalò, Luca Miti, Giovanni Seneca, Rossana Casale, La Macina, Raffaele Mazzei. Allievo di Roberto Leydi e Giampiero Cane, si laurea in etnomusicologia al DAMS di Bologna con una tesi dal titolo “L’organetto nelle Marche centrali”. Pubblica vari articoli e saggi, molti dei quali dedicati alla fisarmonica e all’organetto. Dopo varie registrazioni con artisti quali La Macina, Giovanni Seneca, Luca Miti, La Damigiana, nel 2011 pubblica un proprio album dal titolo Marchigianista, dedicato alla musica ed alla cultura delle Marche. Tiene regolarmente corsi di danze tradizionali e organetto diatonico sia in Italia che all’estero.
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