9 Novembre 2013
Roberto Lucanero assume la direzione artistica dello storico “Premio & Concorso internazionale di fisarmonica Città di Castelfidardo”. L’investitura è avvenuta di fatto durante l’incontro in Regione fra una delegazione fidardense e il presidente Gian Mario Spacca nel contesto delle iniziative per il 150° anniversario di fondazione dell’industria. In tale occasione, il sindaco Mirco Soprani ha presentato il musicista, compositore, etnomusicologo e saggista dalla vastissima esperienza nel campo dell’insegnamento e dell’attività concertistica nella nuova veste.«Il suo entusiasmo, il ricchissimo curriculum, la formazione professionale sono garanzia di un lavoro proficuo – spiega il sindaco nonché assessore alla cultura, Soprani – innestato nel solco della tradizione ma aperto al rinnovamento e all’unione. E se a Lucanero va sin d’ora tutto il nostro sostegno, non nascondo un pizzico di commozione nel ringraziare il maestro Paolo Picchio, che hadeciso di lasciare la guida del Premio offrendo comunque la sua disponibilità a collaborare. Con lui, che ho trovato in questo ruolo appena diventato assessore 16 anni fa, abbiamo dato una svolta nell’impostazione rendendo il Festival un evento per la città intera: anni importanti di crescita con numeri sempre positivi».
Roberto Lucanero è personaggio tanto dirompente quanto eclettico, colto e profondo. Si definisce un “discepolo degli organettisti”, la cui ricerca e musicalità è indissolubilmente legata al rapporto con la terra d’origine che ne definisce il percorso artistico ed esistenziale. «La fisarmonica – scrive – è stata per me la ‘porta’ capace di collegare il passato, il presente ed il futuro, una via per risalire lungo le mie radici familiari, scandite dal lavoro artigianale nel settore delle voci e delle fisarmoniche». Ha un bagaglio importante, idee chiare, umiltà, passione e un sogno. «La musica e lo studio delle tradizioni popolari sono la mia vita e credo che questa nomina derivi da…un fico ruminale, come quello che allattò Romolo e Remo. In questo senso, le Marche e Castelfidardo sono infatti un centro propulsore unico in Italia nella produzione di fisarmoniche: attorno a questa valenza ci sono potenzialità per sviluppare un sistema economico e promozionale sull’esempio della pizzica e della taranta nel Salento. Il Festival internazionale può diventare una ribalta eccezionale per ciò che costituisce la tradizione con la “t” maiuscola, intesa non nel senso talora limitativo di folklore, ma nella più approfondita integrazione con la musica colta, accademica e d’avanguardia”.
Roberto Lucanero, il curriculum:
Roberto Lucanero è musicista ed etnomusicologo. E’ attivo come fisarmonicista, organettista, suonatore di organo portativo medievale, compositore, didatta, saggista. Nato in una famiglia in cui la tradizione della fisarmonica è molto forte, Roberto Lucanero lega fin dall’infanzia il suo percorso professionale ed umano a questo strumento. Si forma musicalmente nella scuola Mugnoz di Loreto dove studia fisarmonica, pianoforte, armonia ed analisi musicale. Fin dall’adolescenza inizia l’attività di musicista spaziando tra musica contemporanea, jazz, canzone d’autore e folk: debutta professionalmente con il Quartetto Adamo Volpi di Loreto, dirige per alcuni anni la Fisorchestra Città di Osimo, collabora con Peppino Principe, Rossana Casale, Roberto Paci Dalò, Luca Miti, Giovanni Seneca, La Macina, Raffaele Mazzei. Allievo di Roberto Leydi e Giampiero Cane, si laurea in etnomusicologia al DAMS di Bologna con una tesi di laurea dal titolo “L’organetto nelle Marche centrali”. Pubblica vari articoli e saggi, molti dei quali dedicati alla fisarmonica e all’organetto. Dal 2000 al 2012 lavora presso l’Ufficio Commerciale ed il reparto di Ricerca e Sviluppo della fabbrica di fisarmoniche Excelsior Accordions di Castelfidardo (An), ora dipartimento della Pigini srl. Dopo aver partecipato a varie registrazioni discografiche come ospite e turnista, nel 2011 pubblica a suo nome l’album musicale dal titolo Marchigianista, dedicato alla musica ed alla cultura della sua terra, le Marche. All’album collaborano, tra gli altri, Mauro Mencaroni (storico batterista del gruppo jazz-rock degli Agorà) ed Andrea Mei (ex fisarmonicista e tastierista dei Gang). Nel corso degli anni partecipa a vari festival musicali tra i quali Gran Bal Trad (Vialfrè – To), Folkest (Spilimbergo – Pn), Zingaria (Biccari – Fg), Capodanze (Sant’Agata di Puglia – Fg), Reno Folk Festival (Casalecchio di Reno – Bo), Valfino al Canto (Arsita – Te), Festival Internazionale della Fisarmonica (Castelfidardo – An), Carrefour Mondial de l’Accordéon (Montmagny, Québec – Canada), Fisarmonica Pazza (Montréal, Québec – Canada), Festitalia (Hamilton, Ontario – Canada), International Accordion Festival (Bridlington – Inghilterra), Caister Accordion Festival (Caister on Sea – Inghilterra), Trobada ambels Acordionistes del Pirineu (Arsèguel, Catalunya – Spagna). Attualmente Roberto Lucanero si dedica all’insegnamento, all’attività concertistica ed alla saggistica. Come didatta, insegna stabilmente organetto diatonico presso la Civica Scuola di Musica Paolo Soprani di Castelfidardo e la Scuola Popolare di Musica di Fermo. Tiene regolarmente laboratori di danze tradizionali e conferenze sulla musica e la danza tradizionale sia in Italia che all’estero. Come musicista è attivo in solo, con il trio che porta il suo nome, con il Canzoniere Piceno Popularia, in duo con Marco Meo (cantante, tamburellista), in duo con Paolo Filippo Bragaglia (tastierista, compositore). Il suo organo portativo caratterizzerà la colonna sonora realizzata dallo stesso Bragaglia per il cartone animato Robin Hood, doppiato interamente dall’attrice Veronica Pivetti, in programmazione a Natale sulle reti Rai. Nel marzo 2014 debutterà al festival Printemps des Bretelles di Illkirch-Graffenstaden (Francia) con il gruppo internazionale Pentakkordeon, capitanato dall’organettista colombiano Antonio Rivas e comprendente Joseba Tapia (Paesi Baschi), Peter Ralchev (Bulgaria), Serge Desaunay (Francia), Johanna Juhola (Finlandia). Come saggista è in uscita presso l’editore Gremese un suo scritto intitolato “Il Ballo delle Fate. Divagazioni sul motivo del Saltarello Marchigiano” che andrà a far parte di una raccolta di saggi curata dalla nota ricercatrice Placida Staro.
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