24 Marzo 2016
Un’amministrazione a fine corsa? Non siamo alla Domenica Sportiva e la stanchezza delle maratone non ci appartiene. Le elezioni sono previste per il mese di giugno, ma non intaccano costanza e intensità dell’impegno e attenzione alla città di sindaco e maggioranza. Lo leggete anche in queste pagine che riportano interventi in più direzioni a tutela del territorio, della sicurezza del cittadino, della trasparenza amministrativa e contabile.
Guidare un Comune, quando economia e trasferimenti statali assicurano corposi finanziamenti, è un conto. Farlo con circa 3 milioni di euro di tagli da parte dello Stato e centinaia di persone che bussano alle porte dei servizi sociali è tutt’altra storia, specie quando anche le entrate da urbanizzazione sono azzerate.
Pensavamo che con la crisi avessimo avuto a che fare abbastanza già nel 2006: il mio esordio con la fascia da primo cittadino è stato bagnato sì, ma da un’alluvione catastrofica che avrebbe fatto annaspare chiunque. Invece è stata efficacemente gestita e risolta.
Che abbiamo fatto quando l’Italia e il mondo intero sono piombati nella crisi più nera che anche a Castelfidardo ha creato emergenza sociale e occupazionale? Ci siamo dati da fare nel solo modo che ci è noto: al massimo. Tasse al minimo possibile e mantenimento dei servizi e della loro qualità; stop alla cementificazione selvaggia e via ad opere funzionali e necessarie come parcheggi e restyling nel centro storico e Porta Marina; abbattimento dell’ex strettoia delle Fornaci; centri sociali a disposizione di ogni quartiere e via dicendo.
Le opere della mia Amministrazione sono sotto gli occhi e a disposizione di tutti: hanno migliorato la vita dei cittadini e rilanciato Castelfidardo. Dalla raccolta differenziata dei rifiuti al Premio Internazionale della Fisarmonica, i picchi di valore e di immagine che hanno fatto crescere il tessuto cittadino ed attirato l’attenzione sulla città sono innumerevoli.
Quando abbiamo dovuto compiere scelte scomode, che sarebbero potute ricadere sui nostri successori, l’abbiamo fatto con senso di responsabilità. Prendiamo, ad esempio, la costruzione della Scuola Media.
La ditta che si era aggiudicata l’appalto è incorsa nell’interdittiva antimafia a carico di una sua fornitrice il che, per responsabilità non imputabili al Comune, ha provocato prima lo stop poi il ritardo nei lavori. Un iter tribolato da cui stiamo venendo fuori come dovevamo: a testa alta.
Per me e la mia maggioranza la legalità non è trattabile. Per questo non abbiamo avuto paura di strumentalizzazioni, né mai pensato ad un possibile calo di consenso elettorale per non aver realizzato l’opera. Il fatto che i ritardi non fossero nostra colpa, non significa che non ce ne assumiamo, responsabilmente, l’onere che il ruolo di amministratori ci impone. Per questo abbiamo concluso una transazione che tutela la città da possibili ricorsi e getta le basi perché si possa ripartire presto con un’altra impresa edile.
Sono fiero di aver aperto e di chiudere questi anni di governo avendo disinnescato due situazioni esplosive. È la prova che abbiamo cercato di amministrare con oculatezza, fissando delle priorità e assumendoci il rischio delle nostre scelte. Che non sono mai calate dall’alto e mai si sono piegate ad ordini di scuderia dei partiti.
Ai tempi dei social network, la critica corre veloce, propaga l’aggressività e i giudizi taglienti di chi vive una realtà virtuale anziché quella oggettiva, ma il contributo proficuo e attivo è quello del cittadino che fa, dialoga e si confronta. La forza del gruppo di Solidarietà Popolare negli anni trascorsi al servizio di Castelfidardo è stata il rinnovamento costante, dando voce e spazio a chi ha idee e voglia di impegnarsi davvero. Sul campo.
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