20 Dicembre 2020
Una figura di grande umanità e carisma. Un’icona del volley mondiale, venuta a parlarci non delle sue incredibili vittorie ma della forza della sconfitta. Ha avuto questo valore l’attesissimo incontro con Andrea Zorzi, organizzato nella serata di venerdì 18 dicembre come secondo appuntamento del ciclo “Investire sul talento: a scuola con i campioni”. Dopo Assunta Legnante è stata la volta del campionissimo della “nazionale dei fenomeni”, “la migliore squadra di pallavolo maschile del XX secolo”, ad essere applaudito in videoconferenza da due intere generazioni -alunni, genitori e docenti- nell’ambito del progetto realizzato grazie al finanziamento della Regione Marche in attuazione delle “Norme in materia di politiche giovanili” (L.R.n. 24/2011).
Talento, Progetto, Sacrificio, Sconfitta, Miracolo, Gioco di squadra. Attraverso queste parole un intero percorso di vita, scandito attraverso le tappe della storia di un atleta vincente: dagli esordi vicino casa, ai primi contratti, alla convocazione in quella nazionale che ha vinto tre mondiali e tutti i tornei internazionali ad eccezione dell’oro olimpico, solo sfiorato nell’edizione di Atlanta 1996. Parole preziose di chi, pur avendo un vissuto da campione del mondo, nel parlare ai giovani ha sottolineato invece “il valore della sconfitta”. “Gioia e dolore, vittoria e sconfitta appartengono entrambe alla vita, non ne esiste solo una. Dobbiamo provare a mettere insieme queste due anime contrapposte, in un continuo equilibrio ma con grande fiducia”. Messaggio che sembra controcorrente nella odierna società dell’immagine, dove la sconfitta viene vissuta con più peso perché viene considerato di successo solo chi arriva molto in alto. In realtà “la vera grande forza di qualsiasi sportivo sta nella sconfitta, che è quella cosa ti permette di migliorare perché ti mette con le spalle al muro e ti fa fare i conti con i tuoi limiti”. Un invito, dunque, a non credere che la realtà sia perfetta, a coltivare i propri talenti e renderli valore per l’intera comunità, ad uscire dal nostro egocentrismo contando sul gioco di squadra. “E questo” – ha detto– “è il grande messaggio, in particolare del volley, che è l’unico sport di squadra che ti obbliga a passare la palla. La verità è che senza gli altri non possiamo fare nulla!”.
Tante le domande, le richieste e le curiosità da parte di una platea attenta e partecipe, che l’ospite ha salutato con un sogno e una promessa. Il sogno: quello di vedere trasformata la storia della sua squadra in un progetto televisivo o cinematografico. La promessa: quella di venire a trovarci, questa volta di persona, ospite del nostro Istituto e della nostra splendida Riviera del Conero.
Un sentito ringraziamento, ancora una volta, ad Andrea Zorzi, alla Regione Marche, ai Comuni di Castelfidardo – presente il Sindaco Roberto Ascani- e Osimo, al Dirigente Scolastico Angelo Frisoli, ai proff. Calducci, Rosciani e Pesaresi per l’intera organizzazione e per aver creduto fortemente nella realizzazione di questo progetto.
Per tutti l’appuntamento è al 22 gennaio con Juri Chechi e “Costruire giorno per giorno”!
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