5 Marzo 2022
E’ un lutto che colpisce profondamente e priva l’intera comunità di un uomo generoso e stimato che ha incarnato i valori del volontariato e del servizio attivo. Si celebrano domani – domenica alle 15.30 presso il civico cimitero – i funerali in forma civile di Vittorio Polenta, per tutti amichevolmente Vittò, strappato ieri agli affetti dei suoi cari all’età di 81 anni da una crudele malattia.
Già nel 2004 era stato uno dei primi esponenti della società civile ad essere insignito dall’Amministrazione Comunale con la benemerenza Il Sigillo di Castelfidardo per la sua “naturale inclinazione ad aiutare i bisognosi, mettendo a disposizione del prossimo mezzi e tempo”.
Ultimo di sei fratelli, emigrato in Germania durante la crisi del settore musicale, nel 1967 era rientrato nella sua Castelfidardo inserendosi nella locale Avis, contribuendo come socio-fondatore alla nascita della Croce Verde, dell’Aido e dell’Admo e del gruppo “Raoul Follereau”, di cui è stato presidente. Dipendente comunale alla guida degli scuola-bus, sotto l’apparenza simpaticamente burbera batteva il cuore d’oro di una persona umile dai mille talenti: donatore, autista per ogni evenienza, cuoco per i campi di volontariato o i comitati di quartiere, Babbo Natale capace di allietare e divertire generazioni di giovani, Vittorio era ovunque, perno di una famiglia allargata, sempre pronto a dare una mano operosa e concreta. Un vero simbolo della città. «Se penso alla parola ‘volontario’ penso a Vittorio. Dedito al servizio in maniera totale senza compromessi o sottigliezze. Altruista per definizione. Mancherai a tutta la città soprattutto a chi combatteva con te e ti voglio salutare senza fronzoli come amavi fare tu: ciao Vittó», dice commosso il sindaco Roberto Ascani.
Nella foto di Paolo Nisi
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