3 Marzo 2010
E’ stata definitivamente adottata ieri in Consiglio Comunale la variante parziale al piano regolatore generale, previa analisi e voto delle 46 osservazioni (di cui 12 accolte integralmente e altre 5 parzialmente) pervenute dai cittadini nel periodo di deposito dell’atto. Ancor prima di addentrarsi nella discussione e nella presentazione delle singole schede a cura del Sindaco in quanto detentore della delega all’urbanistica, il capogruppo d’opposizione Lorenzetti è intervenuto per annunciare che l’Unione avrebbe abbandonato l’aula perchè in completo disaccordo con le decisioni e il metodo politico della maggioranza, un progetto a suo parere basato su metri di giudizio diversi, su promesse elettorali e su una sconsiderata espansione edilizia. I consiglieri PDL Scattolini e Cingolani hanno invece scelto di rimanere ma senza partecipare al voto, dichiarando fra l’altro di non condividere una “variante corposa ad un già corposo p.r.g.”, che “distingue cittadini di serie A e di serie B”, come sottolineato anche dal consigliere di Solidarietà Popolare Marco Balestra che ha disapprovato alcuni aspetti dell’iter procedurale della proposta di deliberazione e poi lasciato l’aula. Al momento del voto generale, si sono espressi perciò 11 consiglieri, di cui 9 hanno votato favorevolmente e due si sono astenuti. Il documento adottato passerà ora all’esame della Provincia.
In merito ai contenuti dell’atto e alle insinuazioni dell’opposizione, il Sindaco ha così replicato. “La variante parziale al Prg ha previsto una serie di modesti interventi diffusi nel territorio comunale ad eccezione di due aventi una certa rilevanza. Tali interventi diffusi consistono nella previsione di nuove aree di completamento di piccola/media entità o nella trasformazione di aree già edificabili nel PRG vigente al fine di consentire la loro attuazione senza però incrementare le rispettive potenzialità edificatorie. In sede di adozione definitiva e conseguente analisi delle osservazioni pervenute, si è deciso di approvare solo quelle in linea con le finalità della variante e con il parere espresso dalla Provincia di Ancona sulla Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del D.lgs 152/2006. Nello specifico, le osservazioni che comportavano una trasformazione di area agricola/verde in area edificabile, con conseguente incremento del carico urbanistico, non sono state approvate in quanto carenti della preventiva valutazione ambientale come richiesto dalla Provincia nel suddetto parere. Richiedere ex novo tale parere con l’inclusione di nuove aree avrebbe provocato un notevole incremento dei tempi di approvazione con conseguente necessità di riadottare la variante urbanistica ai sensi della Legge Regione Marche 34 del ‘92.
Non si tratta quindi di avere cittadini di serie A o B, ma semplicemente di rispettare regolamenti che altrimenti avrebbero rischiato di vanificare il lavoro svolto. In definitiva, rigettando gran parte delle osservazione proposte dai cittadini si è contenuto al massimo l’edificabilità, contrariamente a quanto afferma parte dell’opposizione che denuncia da un lato il mancato accoglimento delle osservazioni che puntavano tutte ad un consistente aumento edilizio e dall’altro lamenta un ulteriore scempio del territorio che in concreto non c’è stato”.
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