21 Ottobre 2013
Sensibilizzazione, informazione e partecipazione attiva. Perché è vero che i mezzi della Protezione civile e della Polizia Locale sono sempre pronti a partire, ma l’emergenza è per sua natura imprevedibile, il territorio ampio, le eventuali situazioni da fronteggiare molteplici. E allora occorre anche saper agire autonomamente nel modo, nei tempi e con gli strumenti giusti. E’ questo il senso della dimostrazione antiallagamento organizzata questa mattina dal gruppo comunale, «prima tappa di una più intensa e organica attività di prevenzione che nelle prossime fasi coinvolgerà tramite assemblee di quartiere tutti i cittadini e gli studenti nelle scuole, cui verrà presentato il nuovo piano di protezione civile fornendo gli input per intervenire correttamente, incrociando le dita affinchè non sia mai necessario», spiega l’assessore Massimiliano Russo, convinto che le competenze non debbano restare chiuse a Palazzo ma essere condivise per mettere ciascuno nelle condizioni di arginare fenomeni idrogeologici. I volontari hanno mostrato alla platea composta principalmente da ditte che hanno sede nell’alveo del fiume tra il Musone e l’Aspio, già duramente colpite in passato da alluvioni e bombe d’acqua, come difendersi creando barriere di sicurezza. «Si tratta di procedure semplici e a basso costo, che possono contenere spese assai più ingenti – dice il coordinatore comunale Carlo Ascani – impedendo che l’acqua si riversi nei capannoni industriali o nei garage o nelle civili abitazioni. Basta saper riempire di sabbia un sacco di juta e posizionarlo correttamente, oppure dotarsi di paratie in legno o metallo da usarsi alla bisogna». Presentato anche un prodotto innovativo, un sacco ecocompatibile dotato di un polimero che assorbe acqua, che in cinque minuti si dilata da 0,8 a 23 kg, andando a formare una paratia stagna. Una prevenzione low cost che può evitare danni per decine di migliaia di euro, un «invito a prepararsi ad affrontare evenienze simili, valido per tutti i cittadini che in attesa dei soccorsi possono auto proteggersi», conclude il comandante Franco Gerboni, soddisfatto per l’interesse mostrato da quanti hanno assistito alla dimostrazione, un’iniziativa che ha riscosso l’apprezzamento anche del consigliere regionale Moreno Pieroni.
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