4 Febbraio 2014
Consiglio Comunale compatto a difesa della Croce Verde e della funzione sociale che svolge nel territorio. Nel corso dell’ultima seduta, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato in forma congiunta da tutte le forze politiche. L’assessore competente – Riccardo Memè – se ne è fatto portavoce, ricostruendo l’evoluzione normativa in materia, l’enorme incertezza in cui si dibatte l’attuale sistema di pronto intervento locale e le difficoltà che le associazioni di volontariato vivono a seguito dell’avviso pubblico di convenzionamento pubblicato dalla Asur che prevede l’affidamento del servizio di trasporto sanitario con cadenza annuale non rinnovabile tacitamente, impedendo così qualsiasi continuità e programmazione. Il documento che il civico consesso ha indirizzato al presidente della Giunta regionale e all’assessore alla sanità regionale, sottolinea che “senza una valorizzazione delle radicate realtà locali, verrebbe meno il criterio della sussidiarietà e si genererebbe una scarsa affezione e valorizzazione del capitale umano del territorio”, che pur formato dalla frequentazione di appositi corsi verrebbe ad essere inoperoso “perché l’associazione da un anno all’altro non potrà più svolgere servizi”. La Croce Verde, inoltre, è un fenomeno sociale sostenuto con passione dall’intera popolazione: volontari, imprese, imprenditori, istituzioni, amministrazioni comunali hanno donato tempo e risorse per un’associazione che è espressione della città in cui è cresciuta e modello anche per altre realtà no profit delle zone limitrofe. Un patrimonio da non disperdere non solo per l’importanza dei trasporti sanitari e del pronto intervento fornito giorno e notte 365 giorni all’anno, ma anche sotto il profilo aggregativo. Alla luce di tali riflessioni, considerando che Castelfidardo ha “già pagato in prima persona il prezzo di una politica di depauperamento dei servizi sanitari del territorio, con la chiusura della propria struttura di Pronto Soccorso sin dalla fine degli anni Ottanta, nonostante la crescita costante della popolazione che oggi sfiora i 20.000 abitanti e la presenza forte e radicata di industrie ed imprese artigiane con i relativi e connessi rischi di infortuni legati al lavoro”, il Consiglio ha chiesto:
1. Di mantenere, all’interno della riorganizzazione della rete territoriale di soccorso prevista dalla DGR Marche n. 735/2013, una postazione di MSB (mezzi di soccorso base) nel territorio del Comune di Castelfidardo, al fine di poter garantire la presenza di una postazione di pronto intervento a servizio di un territorio densamente popolato ed industrializzato.
2. Di modificare ed integrare la determina DG ASUR n. 905/2013, affinché tenga in primaria considerazione gli aspetti di incertezza che essa genererà nelle realtà locali.
3. Di costruire un quadro di criteri di affidamento dei servizi sanitari e di emergenza che, pur nel rispetto delle direttive europee generali, non penalizzi, laddove presenti, le associazioni di volontariato radicate sul territorio e che tengano conto anche del valore, della storicità, del legame sociale e della coesione che hanno saputo tessere nei propri territori come, nel nostro caso, la Croce Verde locale.
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