27 Novembre 2009
Il Consiglio Comunale si è riunito ieri sera in seduta ordinaria per trattare un ordine del giorno composto da nove punti. Per quanto riguarda quelli di natura amministrativa e urbanistica, è stato approvato con i voti della maggioranza l’assestamento generale al bilancio di previsione 2009, come relazionato dall’assessore Serenelli. Unanimità di consensi ed immediata eseguibilità, invece, per l’attuazione a livello comunale del cosiddetto “piano casa”, recepito dalla recente legge regionale n. 22 dell’ottobre scorso avente ad oggetto “gli interventi per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile”. Il Sindaco ha illustrato le operazioni consentite e le relative entità: ampliamenti, demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali (o non) ubicati anche in zona agricola, gli ambiti di applicazione, i procedimenti e i divieti (ad esempio fabbricati del centro storico o già soggetti a piano di recupero come in zona Fornaci) sottolineando i “correttivi” introdotti e suggeriti dalla commissione urbanistica comunale. Più complessa e dibattuta la questione sul piano urbanistico preventivo in via Einaudi di proprietà della ditta Agreement Immobiliare e di Severi Maurizio, adottato con i voti favorevoli della maggioranza (contrario Catraro, astenuti i consiglieri Lorenzetti, Magi, Scattolini e Canali). L’area – di complessivi 3900 mq – è stata oggetto di un cambio d’uso, passando da produttiva a residenziale, dietro specifica richiesta degli abitanti della zona, come spiegato dal Sindaco e dal vicecapogruppo di Solidarietà Popolare Moreschi: gli enti competenti hanno dato pareri positivi, pur nel rispetto di talune prescrizioni. Il consigliere Catraro ha commentato che si tratta di una speculazione edilizia e che l’impostazione urbanistica del territorio va completamente rivista; il capogruppo dell’Unione Lorenzetti ha obiettato che la deroga non può avere durata illimitata e che non si può aprire una via privilegiata se dopo due anni non è sorto ancora alcunché, mentre Scattolini del Pdl ha ribadito che Castelfidardo ha già zone industriali consistenti e non se ne vede la necessità di nuove. Adottato invece all’unanimità l’atto per l’acquisizione gratuita di aree destinate alla viabilità in via Kennedy e Togliatti per una superficie complessiva di 4346 mq già utilizzate come strada pubblica da oltre un ventennio.
Il Civico Consesso ha poi discusso la mozione firmata dal capogruppo PdL Maurizio Scattolini sulla presenza del crocefisso nelle scuole. Il documento condiviso dall’unanimità dei presenti esprime “profondo rammarico per la sentenza della Corte Europea palesemente non rispettosa delle radici, delle tradizioni e dei valori cui è legato il popolo italiano”, conferma che “il crocifisso rimane per la stragrande maggioranza dei cittadini di Castelfidardo un punto di riferimento imprescindibile per l’educazione corretta e completa dei nostri bambini e dei nostri giovani, mentre non costituisce offesa per altre culture o fedi religiose che siano rispettose delle nostre tradizioni nè impedimento alla corretta integrazione”. Si indica quindi alle “dirigenze didattiche degli Istituti Comprensivi e dell’Itis Meucci, la ferma e forte volontà che i crocefissi restino regolarmente nelle aule scolastiche su tutto il territorio di Castelfidardo, dando mandato all’Amministrazione Comunale di far pervenire a tutti i plessi il presente ordine del giorno e di darne pubblicità sugli organi di informazione e sul Mensile”; si impegna inoltre “l’Amministrazione a far permanere il crocifisso in tutti gli edifici pubblici del territorio”.
PORTA MARINA – All’ordine del giorno c’era inoltre l’interrogazione del consigliere dell’Unione Carini in merito all’identità dello sponsor e all’entità del contributo che elargirà per finanziare la fontana realizzata da Tonino Guerra per Porta Marina Il Sindaco ha riferito il desiderio dello sponsor di essere svelato solo al momento opportuno (quello dell’inaugurazione), chiarendo che il rapporto contabile intercorrerà fra lo sponsor stesso e l’artista. Ma la discussione sull’argomento si è poi ampliata trattando la mozione in merito alla rimozione alla vecchia fontana presentata da Cingolani e Scattolini. Nel documento, i consiglieri del Pdl sottolineano che la vecchia struttura nella sua semplicità rappresentava un simbolo, un pezzo di storia in cui Castelfidardo si identifica, come dimostra la sollevazione popolare sorta sul social network Facebook appena sono partiti i lavori. La mozione mirava a deliberare che la fontana rimanga al suo posto rinunciando a quella commissionata a Tonino Guerra che poco ha a che fare – secondo i consiglieri proponenti – con i territorio, la storia e il profilo architettonico di Castelfidardo. Numerosi gli interventi in merito. L’assessore Calimici ha ribadito le motivazioni che stanno alla base della riqualificazione di Porta Marina, un progetto concepito cercando di coniugare la volontà di mantenersi fedeli allo schema esistente – che pure non ha uno stile unico od originale – con quella di dare un linguaggio contemporaneo e appetibile ai turisti al patrimonio cittadino, utilizzando materiali tradizionali ma senza “congelarsi” in ciò che esiste solo perché è stato fatto nel passato. Di qui la scelta di delocalizzare la “vecchia” fontana (che non sarà distrutta ma spostata), che sarebbe un corpo estraneo nel nuovo contesto, dove invece quella di Tonino Guerra – con la sua conformazione, giochi d’acqua ed effetti scenici – diventa l’elemento caratterizzante. Rispondendo inoltre all’osservazione di chi ha definito la nuova fontana un “clone” di un’altra già esistente, l’assessore Bugiolacchi ha evidenziato come la serialità sia tipica dell’arte moderna (si pensi a Pomodoro, Fiume o Lucio Fontana) ma i pezzi e l’associazione di elementi sono originali e unici. Ha inoltre fortemente stigmatizzato le provocazioni diffuse tramite l’opinione pubblica e volantinaggio da una parte politica. “Che l’arte divida, piaccia o no ci può stare, è una questione di gusti – ha detto Bugiolacchi – ma mi sembra azzardato definire una “patacca” l’opera di un’artista che ha vinto un Oscar, quattro Palme d’oro, 5 David di Donatello e sceneggiato 187 film tra i più importanti del cinema italiano, offendendo un personaggio che sta dando lustro all’Italia nel mondo”. Moreschi ha aggiunto che dare un valore affettivo alla vecchia fontana è un conto – ma allora, visto il clamore suscitato, si sarebbe aspettato una folta platea in aula, dove invece cittadini non c’erano – ma mettere in discussione il valore di Tonino Guerra è gratuito e insensato. La discussione, cui hanno dato il loro parere e contributo anche i consiglieri Catraro, Magi, Lorenzetti, Balestra e Carini, è terminata con il voto contrario alla mozione della maggioranza; favorevoli Scattolini, Magi, Catraro e Carini.
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