15 Febbraio 2013
All’Onstage club di via Soprani, sabato 16 febbraio alle 22.45: Contradamerla Live
A seguire rock party con dj Torres.Ingresso gratuito. Un concerto intimo con sonorità forti che vi farà viaggiare nei meandri delle emozioni.
Quattro salentini e tre marchigiani le danno vita nel 1998. Siamo nelle Marche, il loro primo lavoro, dal titolo 1, è del 2000 ed è un disco di canzoni. Il critico Checco Battisti, recensendolo, scrive: “.. qui si sperimentano linguaggi lontani da ambizioni commerciali e vicini alla letteratura. (…) Il gruppo trasforma il canto d’autore introspettivo in una nuova forma musicale che costituisce un veicolo altamente efficace per rappresentare sensazioni e situazioni di una quotidianità sempre sorprendente”.
Nel 2003 la Contrada imbocca, senza accorgersene subito, una nuovo percorso musicale. Più essenziale nella formazione (4) e quasi senza più parole, la band precipita, con l’album Super 8, in una dimensione da immaginario cinematografico: il disco è quasi un film sonoro e trae ispirazione dai SUPER8, le vecchie pellicole amatoriali. Colori sbiaditi, immagine traballante e montaggio improbabile, l’imperfezione a garanzia della sincerità. Il tutto reso solo per suoni, senza immagini. “Come un cartone animato in cui l`immagine prevale sulla storia” ne ha scritto Alessandro Gentile.
Invece “Via dei dollari”, del 2007, ha la forma del teatro-canzone e nasce dalla sinergia creativa con l’attrice Isabella Carloni e dalla produzione del Museo Internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo. Nel transito continuo tra l’espressione teatrale, il linguaggio poetico e la forma canzone, lo spettacolo compone gradualmente un mosaico con alcune storie di forestieri di ieri e di oggi. Simbolica voce-guida della narrazione è la fisarmonica, di cui si rievocano, quasi leggendariamente, le origini e i destini.
La Contradamerla si definisce alla ricerca di un’espressione sonora sinceramente contemporanea, profondamente pop. Qui non si parla di folk nè di tradizioni popolari, tuttaltro. Qui il sound è impuro, dissacrato, decontestuale; gravido degli umori, dei rumori, degli approcci, delle tensioni del presente.
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