Organizzazione: Associazione "ARS OFICINA ARTIUM" di Castelfidardo
Un progetto di Gianluca Dr. Parnoffi
C’è stato un tempo molto vicino dal punto di vista cronologico ma infinitamente lontano da quello ideale e culturale. Un tempo in cui la rivoluzione si tinse di gioia e l’”assalto al cielo” sembrò essere non solo possibile ma addirittura a portata di mano. Tutti i settori della cultura e delle idee erano rivolti a difendere ed allargare lo spiraglio che il ‘68 aveva schiuso e che lasciava intravedere una società più libera e più “aperta”. Anche se sono stati tramandati alle generazioni successive come “anni di piombo” da rimuovere e dimenticare, noi vogliamo raccontarveli dal nostro punto di vista cercando di tracciare l’affresco di una stagione di irripetibile fermento culturale, sociale, artistico e politico e rendere così, almeno idealmente, più vicini o almeno più comprensibili quel cielo e quelle stelle che si volevano assaltare. Cercare di tracciare un percorso attraverso gli innumerevoli spunti di studio e riflessione che un periodo così complesso offre è una sfida affascinante che, pur con tutti i rischi che comporta, merita di essere affrontata. Il cammino che il progetto “Assalto al cielo” vuole disegnare è fatto dalle tante sfaccettature corrispondenti ai vari aspetti della politica, della cultura, della società e del costume che negli anni settanta furono interessati da metamorfosi e rotture destinate ad influenzare per gli anni a venire la storia di questo paese. Il progetto “Assalto al cielo” parte da queste ed altre considerazioni non vuole in nessun modo affrontare i temi trattati in chiave cattedratica ed accademica, né avere la presunzione di raccontare verità definitive ed inoppugnabili. “Assalto al cielo” vuole essere un’occasione di analisi e soprattutto di riflessione su quegli anni “della gioia e della rivoluzione” che verranno raccontati in alcuni loro aspetti attraverso la parola, l’ascolto, la visione e la testimonianza di chi c’era.
Serie di 12 incontri:
sabato 29 settembre ed i venerdì 5-12-19-26 ottobre, 2-9-16-23-30 novembre, 7 e 14 dicembre 2007
VENERDÌ 19 OTTOBRE 2007 ORE 18.30
L’incidenza del crescente consumo di sostanze stupefacenti nell’Italia degli anni settanta
relatore Dr. Roberto Pagliara
La guerra del Vietnam, sebbene lontana dall’Italia, fece sentire la propria eco attraverso la diffusione massiccia dell’eroina in tutto il mondo. I giovani accolsero questa sostanza con molta curiosità e si avvicinarono ad essa per sperimentare stati alterati di coscienza e miti creativi. I riferimenti culturali furono personaggi come Charlie Parker, William Burroughs, Janis Joplin, ecc. Sì, è in particolare dal mondo della musica che arrivano i simboli della cultura del perdersi, dell’essere dottor Jekill e Mister Hide in una società in piena trasformazione. L’eroina entra tra i partecipanti delle ale creative dei cortei di contestazione, si diffonde nelle periferie delle grandi città e poi nelle province. Abbiamo visto una generazione spezzata buttarsi a capofitto dentro la clandestinità e l’eroina. Non eravamo pronti ad affrontare queste epidemie sulle quali ancora oggi a distanza di molti anni si fa fatica a discutere serenamente, senza pregiudizi e ideologismi biechi. Si è creata in quegli anni una figura di emarginato dalla società, di essere che rifiuta il mondo e si rifugia tolstojanamente in una sostanza che lo allontana potentemente dalla realtà quotidiana.
(Roberto Pagliara)
http://www.arsoficina.it/
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