Il 18 settembre 1860, quasi a conclusione delle battaglie risorgimentali, si combattè la battaglia di Castelfidardo, scontro decisivo tra le truppe pontificie e quelle del IV corpo d’armata piemontese guidate dal Generale Cialdini. Come fatto d’armi in sè, è risaputo, fu limitato, tanto che quel mattino del 18 settembre 1860, sulle colline e nei dintorni di Monte Oro non presero nemmeno parte tutti gli effettivi dei due eserciti antagonisti, quello pontificio che intendeva aprirsi la strada per raggiungere la piazzaforte di Ancona e quello piemontese che voleva impedire questo tentativo.
Ma, ad essere battuto a Castelfidardo era l’esercito mobile dello Stato Pontificio del Lamoricière su cui contavano il Papa Pio IX, il Ministro delle Armi mons. De Merode ed il cardinal Antonelli per rinforzare Ancona in attesa di un eventuale intervento straniero. Ed a vincere la battaglia era l’esercito italiano che cementava col sangue la raggiunta unità e rompeva l’ultimo diaframma che divideva il Nord dalle terre del Sud.
In allegato il programma della commemorazione.
In occasione del 148.mo Anniversario della Battaglia di Castelfidardo” lo storico Dott. Renzo Bislani ha realizzato e pubblicato sulle pagine del sito internet "Pillole di Storia Fidardense" una pregevole rievocazione del grande evento bellico dando evidenza ai “martiri di quella battaglia”: i morti, i feriti e i prigionieri di entrambi i fronti.
Consulta ora la Pillola: "18/09/1860 – La Battaglia di Castelfidardo – Rievocazione".
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