7 Gennaio 2021
Si svolgono sabato alle 9.30 presso la Cattedrale San Flaviano di Recanati, i funerali di don Lamberto Pigini, spentosi nel giorno dell’Epifania alla soglia dei 97 anni. La camera ardente si apre venerdì nella medesima Cattedrale a partire dalle 8.30. Un lutto che colpisce direttamente al cuore Castelfidardo, dove Don Lamberto è nato l’11 gennaio 1924 e ha maturato la sua vocazione cristiana, diocesana e imprenditoriale. Una vita spesa al servizio di Dio, della collettività, del progresso e del territorio di cui ha promosso il benessere socioeconomico; un’esistenza permeata da uno sguardo illuminato e aperto verso un mondo che sapeva interpretare, immaginare e intuire prima e meglio di chiunque altro, un precursore di infinita saggezza in ogni campo. Insignito di innumerevoli onorificenze tra cui il titolo di Commendatore della Repubblica conferitogli dal presidente Scalfato, di ‘Marchigiano dell’anno’ nel 2013 e la laurea honoris causa in Scienze della Formazione dell’Università di Macerata, nel 2014 aveva ricevuto anche il Sigillo e la cittadinanza onoraria di Castelfidardo con questa motivazione: Educatore, formatore, imprenditore, benefattore e pastore d’anime. Una vocazione declinata in più forme e in svariati ambiti sociali con raffinato ingegno, audacia creativa, capacità di sintesi tra innovazione e tradizione. Un testimone del nostro tempo al servizio del prossimo, la cui instancabile opera nobilita e valorizza l’intera comunità fidardense.
Quel che più ha segnato il tessuto socio-economico locale sono state le geniali iniziative che hanno garantito lavoro a tanti (vedi la fondazione dell’attuale Pigini group), le provvidenziali opportunità di riqualificazione personale offerte tramite i centri di formazione Osfin, l’intuizione di creare scuole per l’insegnamento delle lingue straniere ai bambini sin dai quattro anni. «Non mi vanto di ciò che ho realizzato perché ho semplicemente fatto quel che sentivo giusto in ciascuna fase storica – aveva detto don Lamberto durante la cerimonia al Salone degli Stemmi – ; in un’occasione così solenne in cui l’emozione è fortissima, mi gira per la testa il ricordo della mia umile famiglia, i cosiddetti Pizzichì della… repubblica di Crocette! E se è vero che lungo il cammino ho avuto la fortuna di avvalermi di validissimi collaboratori (citando fa gli altri Giuseppe Casali e Iginio Straffi), dico a tutti che non dobbiamo guardare mai a due passi di distanza, ma molto più avanti. E possiamo girare il mondo, ma senza le nostre radici non siamo nessuno, non saremmo cittadini autentici e veri castellani».
Il sindaco Roberto Ascani ha interpretato con queste parole il sentimento di affetto e gratitudine di Castelfidardo verso don Lamberto. Uno straordinario esempio di attaccamento alla propria comunità sia attraverso la fede che attraverso la capacità imprenditoriale. Un crocettaro d’eccellenza che non mancava mai di ricordare quanto fosse importante il senso di appartenenza alla propria famiglia e alle proprie radici. Don Lamberto, immagino che sarai felice di ritrovarti con tuo fratello Oliviero: non finiremo mai di ringraziarvi per tutto ciò che avete dato alla nostra città.
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