20 Giugno 2007
CASTELFIDARDO – Immediata sospensione dei lavori per la realizzazione della stazione radio base per telefonia cellulare in via Sanzio: il Sindaco ha firmato il provvedimento nei giorni scorsi dopo aver avviato il procedimento amministrativo per l’annullamento del permesso a costruire. Una presa di posizione forte, con la quale l’Amministrazione Comunale appoggia i residenti del quartiere Figuretta organizzatisi in “comitato cittadino per la tutela dell’inquinamento elettromagnetico” aderente al coordinamento nazionale Conacem. “Dopo aver partecipato alle riunioni del comitato e preso atto della documentazione in materia contattando responsabili ed esperti ai più alti livelli – dice il primo cittadino Mirco Soprani – abbiamo deciso di regolamentare la situazione portando in Consiglio Comunale la nomina di una commissione che si occuperà di individuare in variante al p.r.g. dei siti idonei all’installazione degli impianti della telefonia mobile, sospendendo perciò ogni autorizzazione venga richiesta di qui in futuro”. In sostanza, non si vuole negare ogni possibilità ai gestori dei servizi, ma esercitare a tutela della salute dei residenti il potere-dovere del Comune ad imporre una disciplina d’uso del territorio, un piano di localizzazione che metta fine al proliferare “libero” e indiscriminato delle antenne. La questione – come si diceva – è stata sollevata dal comitato che in brevissimo tempo ha raccolto oltre 500 iscritti coinvolgendo la cittadinanza tutta. “Circa un mese fa – dice Franco Bellucci, vice presidente e portavoce – siamo venuti a conoscenza del progetto della Wind telecomunicazioni a creare su un’abitazione privata di via Sanzio una “stazione” con apparati radianti che andrebbero a colpire edifici di pari altezza; ci siamo attivati tramite il Conacem per capire quali fossero le strade per procedere secondo le norme vigenti, trovando la collaborazione nell’ufficio tecnico comunale che si è fatto carico di portare avanti il procedimento e piena disponibilità nel Sindaco, che ha dimostrato grande sensibilità e lungimiranza. Le onde elettromagnetiche, a differenza dello smog che fa colore e rumore, non si vedono ma questo non significa che non sia un tipo di inquinamento che nuoce alla salute. Non a caso, la legge regionale dava dei parametri che sono poi stati smontati dalla legge Gasparri che ha invertito la tendenza, nel senso che si è data alla telefonia un’utilità sociale che precede anche la salute”. L’unico mezzo di tutela dei Comuni resta pertanto il regolamento edilizio ed una pianificazione che rispetti criteri di qualità, distanza e sicurezza. Lo “stop” ai lavori che nel caso specifico tocca la wind ma potrebbe essere riferito a qualsiasi gestore, non è dunque che il primo passo di un percorso articolato, la cui prossima tappa è l’approvazione in Consiglio Comunale del piano di localizzazione affidandosi ad esperti della materia.
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