8 Agosto 2012
Felicemente controcorrente: esportazioni in crescita del 27,8% nei primi tre mesi del 2012 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un dato estremamente incoraggiante, fotografato dal monitor dei Distretti delle Marche curato dal Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell`Adriatico. Non sono – è il caso di dirlo – solo note positive, ma in valore percentuale gli strumenti musicali “tirano” più di qualsiasi altro settore riuscendo a smorzare gli effetti dei venti generalizzati di crisi. Alla vigilia della 37esima edizione del Festival internazionale e del 150° anniversario della fondazione dell’industria della fisarmonica attribuita a Paolo Soprani (1863), Castelfidardo e il settore celebrano dunque la propria tradizione con lo sguardo rivolto al futuro. Il Festival è in agenda nella seconda metà settembre (dal 19 al 23) con tante novità, ospiti importanti in serbo e il consueto alone di prestigio: il nucleo portante delle iniziative articolate da Amministrazione Comunale, Pro Loco e Ideazione Eventi, resta il “Premio e Concorso” per solisti e complessi (ci si iscrive entro il 26 agosto; regolamento su www.festivalcastelfidardo.it)articolato sulle sezioni classica e leggera (incluso Astor Piazzolla) e in nove categorie, che porterà centinaia di artisti provenienti da ogni dove a confrontarsi nella patria dello strumento ancor oggi protagonista sui mercati. Tanto che all’Astra, nelle sale di audizione e nelle sedi dei concerti, vedremo costantemente imbracciare – quale che sia la provenienza degli artisti – un modello made in Castelfidardo, un’opera di alta tecnologia artigianale, dove le migliaia di pezzi che lo compongono, costituiscono un mosaico di abilità, sensibilità ed intuito.
“Il buon andamento dell’export conferma una regola universalmente valida – commenta il Presidente del Consorzio Music Marche nonché direttore artistico del Premio Paolo Picchio –: chi si muove sul mercato estero ha maggiore tenuta, mentre le imprese che lavorano esclusivamente sul territorio nazionale accusano tutte le difficoltà di un paese sempre più sfiduciato ed indirizzato verso una recessione”. Un dato che si associa ad un altro importante segnale di maturità: il consorzio Music Marche, nato per valorizzare il prodotto fidardense, promuoverlo e tutelarlo, è passato in cinque anni da 19 imprese associate a quota 31. “Una crescita sintomo della voglia di sinergia e di una mentalità sempre più aperta: la crisi c’è per tutti ma le produzioni di nicchia sanno proteggersi con la qualità, l’innovazione continua e la capacità di affrontare il futuro con atteggiamento collaborativo”.
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