1 Aprile 2011
Cinque anni, un tempo giusto per lasciare un segno, un batter d’occhio per altri versi perché l’entusiasmo, i progetti e la voglia di far crescere la città sono intatti. Quando nel giugno del 2006 intrapresi questa avventura in prima persona, dopo l’esperienza da assessore nei due precedenti mandati di Solidarietà Popolare, lo feci con convinzione e spirito di servizio. Oggi che ci si approssima al traguardo del percorso, confermo che non c`è sfida più affascinante e complessa. Governare la mia amata Castelfidardo è stato un onore, un immenso onore, di cui sono grato a tutti coloro che hanno accordato fiducia a me e al gruppo, consegnandoci le chiavi di casa. Abbiamo cercato di usarle nella maniera migliore, con rispetto e correttezza, utilizzando non il “potere” ma gli strumenti dell’amministrare per raggiungere gli obiettivi e mantenere le promesse. E’ stato stimolante, bello, talora estenuante perché sentirsi “’padri” di un famiglia con 19.000 figli è un impegno totalizzante. Ci siamo caricati di responsabilità in un momento storico delicatissimo. Tra un alluvione e l’altra, nel mezzo di uno scenario economico mai così in crisi che ha portato file di disoccupati alla porta del Sindaco. Ma seppur calati in un simile contesto, concludiamo la legislatura con la coscienza a posto. Al di là dei toni della campagna elettorale e dei giudizi sommari che – con dubbia obiettività – le altre forze politiche ci affibbiano, il riscontro lo affidiamo ai fatti. Malgrado la recessione internazionale, Solidarietà Popolare in cinque anni non ha mai alzato le tasse (se non per avviare la raccolta differenziata dei rifiuti, passaggio obbligato per rientrare negli standard ministeriali, che, se centrati, innescheranno un meccanismo premiante) ed ha ridotto l’indebitamento del Comune di un milione e duecentomila euro. Non erano mai stati ottenuti tanti finanziamenti dagli enti sovraordinati: il progetto, già completato, del centro commerciale naturale, la scala mobile di collegamento tra piazzale Michelangelo e Porta Marina, la bonifica dell’area ex Nobili e l’adeguamento strutturale delle scuole Mazzini, sono lavori in partenza grazie anche ai contributi concessi da Stato, Regione e Provincia. Abbiamo posto fine a querelle decennali in maniera più che dignitosa – vedi il contenzioso con l’ex Cigad e quello con l’Asur per la farmacia comunale centro – evitando di caricare il Comune di ulteriori spese legali. Abbiamo mantenuto tutti gli impegni scritti nel programma condiviso con le parti sociali e i cittadini. Massima fetta delle risorse destinate al sociale, incrementate in corso d’opera per garantire ammortizzatori alle fasce deboli, potenziamento della sicurezza con la videosorveglianza e della viabilità con rotatorie (San Rocchetto in primis), asfaltature, nuovi punti luce e continue manutenzioni. Attenzione all’ambiente sia con il Porta a Porta che con il piano di telefonia mobile, apertura allo sviluppo in rete con il polo tecnologico integrato, impulso ai centri di aggregazione nei quartieri, alle associazioni di volontariato (con la nuova sede all’Anfass) e culturali (straordinaria l’ascesa della scuola di musica con oltre 200 iscritti), al gruppo di protezione civile che è diventato un’autentica perla e allo sport, con i consistenti investimenti sul bocciodromo, la sistemazione degli spogliatoi dei campi da tennis, l’antistadio di via Olimpia, la sistemazione delle cabine termiche di palas e tennis. E poi la valorizzazione della nostra storia, attraverso il restauro dei Monumenti più significativi, dalla cancellata degli allori al Sacrario-Ossario passando per tanti altri interventi e iniziative che ci hanno dato risalto e visibilità internazionale: dalle celebrazioni del 150° anniversario della battaglia al festival di fisarmonica, portato ad esempio in tutto il mondo. Le grandi opere che qualcuno ha definito di facciata: dall’allargamento della strettoia delle Fornaci alla nuova Porta Marina, dai parcheggi di via Battisti all’edilizia scolastica: abbiamo fatto tanto, tutto quello che ci eravamo proposti. Chiudendo con la nuova scuola media. Il bando, dopo due tentativi, non è andato questa volta deserto. Una cordata del maceratese ha presentato l’offerta. Dunque fra circa un anno Castelfidardo avrà una nuova scuola media. E’ per questo che Solidarietà Popolare e il sottoscritto si rimettono con la massima serenità al giudizio degli elettori, invitandoli – qualunque sia la preferenza – al voto, essenza e garanzia di democrazia e libertà d’opinione.
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