15 Maggio 2014
La ricorrenza dei Santi Patroni Vittore e Corona risveglia il senso civico, esalta i valori, le tradizioni e i personaggi. E nella festosa cornice di un programma civile e religioso che ha richiamato tanta gente nel centro storico, il Consiglio Comunale si è riunito in seduta solenne per il conferimento delle onorificenze: sigillo e medaglia di Castelfidardo, assegnate rispettivamente ad un cittadino e ad un’associazione benemerita. «Celebriamo un valore aggiunto di cui siamo fieri – ha detto il sindaco Mirco Soprani introducendo i principali premiati – due ‘giganti’ del nostro territorio la cui opera e attività funge da punto di riferimento per l’intera comunità. Arriviamo probabilmente da buoni ultimi dopo una lunga sequenza di riconoscimenti, ma è questo finalmente il momento in cui la città tributa la sua gratitudine a don Lamberto Pigini, un ragazzo di 90 anni che continua ad avere una marcia in più, ad essere innovativo e ad avere l’intuizione giusta per superare ogni difficoltà. Don Lamberto, così come l’associazione Bocciofila che da 40 anni è punto di ritrovo, aggregazione e socializzazione, si rimette sempre in gioco pur di curare le anime, rispondere alle contingenze e dare un segnale di positività». Doti esaltate anche dai consiglieri intervenuti a dare sostanza al dibattito, rimarcando l’unanimità di consensi con cui le benemerenze sono state scelte e deliberate. Nel lungo curriculum di don Lamberto, quel che segna il tessuto socio-economico locale sono le geniali iniziative imprenditoriali che oggi danno lavoro a tanti e nel passato sono state provvidenziali per riqualificare personale che si doveva riconvertire dopo la crisi del settore della fisarmonica (vedi i centri di formazione Osfin) o per afferrare l’importanza della conoscenza delle lingue straniere. «Non mi vanto di ciò che ho realizzato perché ho semplicemente fatto quel che sentivo giusto in ciascuna fase storica – ha detto don Lamberto con la consueta brillantezza oratoria – ; in un’occasione così solenne in cui l’emozione è fortissima, mi gira per la testa il ricordo della mia umile famiglia, i cosiddetti Pizzichì della… repubblica di Crocette. E se è vero che lungo il cammino ho avuto la fortuna di avvalermi di validissimi collaboratori (cita fa gli altri Giuseppe Casali e Iginio Straffi), dico a tutti che non dobbiamo guardare mai a due passi di distanza, ma molto più avanti. E possiamo girare il mondo, ma senza le nostre radici non siamo nessuno, non saremmo cittadini autentici e veri castellani». Manlio Francenella ha invece ritirato commosso la medaglia di Castelfidardo assegnata all’asd Bocciofila, società che conta oltre 200 tesserati, 34 agonisti, svariati titoli italiani conquistati a livello giovanile laddove si concentra un’attività tutt’altro che riservata a persone di una certa età, prova ne siano i numeri reboanti dei meeting che organizza nell’impianto che presto – grazie al finanziamento dell’Amministrazione – verrà sottoposto a un nuovo ampliamento. Oltre a don Lamberto e alla Bocciofila, la cerimonia ha anche rinnovato il legame di amicizia con Castelvetro, un gemellaggio nato trenta anni fa nel nome di Enrico Cialdini (nato nel Comune modenese) “che ha superato ogni colore politico esprimendo solidarietà e collaborazione tra due realtà che hanno avuto ciascuna i propri problemi, ma hanno saputo tendersi la mano”, ha detto il sindaco Giorgio Montanari, presente assieme ad una nutrita delegazione della Giunta. E se gli atleti cui è andata una speciale targa hanno contribuito a nobilitare Castelfidardo nel panorama nazionale sportivo, un gruppo di ragazzi nato spontaneamente sull’onda dei social network ha compiuto il I maggio una specie di prodigio. Il “Doc Festival”, come spiegato dall’animatore Luca “Kovac” Coacci, ha riunito nel segno di una comune identità fidardensi di ogni età, scuotendo dal torpore una grande famiglia e facendo concretamente del bene: i 3.000 euro di offerte raccolte (decurtate le spese di organizzazione) sono stati devoluti in quote di 600 euro a Croce Verde, Raoul Follerau, mensa Caritas, Fondazione Ferretti e Protezione Civile che li ha a sua volta girati per l’emergenza alluvione di Senigallia. Un cuore grande e buono quanto quello di Aurelio Catena, concittadino scomparso qualche anno fa la cui espressa volontà testamentaria è stata concretizzata dal nipote Stefano donando sette defribillatori destinati ad altrettanti impianti sportivi comunali, contribuendo a formare 60 unità di personale in grado di utilizzare il prezioso dispositivo salva-vita.
I premiati in ambito sportivo
Michele Magnaterra: campione Italiano assoluto “under 23” di bocce 2013.
Massimo Magnarelli: campione italiano 2013 Fisdir di bocce categoria promozionale e terzo al meeting nazionale 2014 categoria elite;
Angelo e Marco Montanari: medaglia di bronzo ai campionati italiani a squadre di judo 2013;
Nicoletta Fiorentini: medaglia di bronzo nei 25 stile e medaglia d’Oro nella staffetta 4 x 25 stile libero ai campionati italiani Fisdir 2013 di nuoto;
Maria Feliziano: medaglia d’oro nella staffetta 4 x 25 stile libero ai campionati italiani Fisdir 2013 di nuoto;
Alessandro Maltoni: medaglia di bronzo ai campionati italiani individuali promesse nei 20 km di marcia;
Mirko Governatori: primo al meeting nazionale Fisdir di bocce 2014 specialità di coppia categoria promozionale;
Angela Campanari: per i risultati conseguiti nelle prove individuali e di società nei campionati giovanili di MTB 2013;
Lorenzo Chiaraluce: campione italiano di Style Slalom 2013 di pattinaggio freestyle;
Jessica Babini: medaglia d’oro ai mondiali Fik, regolamento Iku nel kumite individuale e a squadre;
ASD Superbike Team: medaglia d’argento ai campionati italiani per società categoria esordienti-allievi nella stagione 2013;
Ettore Guerrini: medaglia d’oro nella staffetta 4×100 ai campionati italiani Fisdir 2013 di nuoto.
FOTO PAOLO NISI
Le motivazioni del riconoscimento a don Lamberto Pigini e alla Bocciofila:
Don Lamberto Pigini: “Educatore, formatore, imprenditore, benefattore e pastore d’anime. Una vocazione declinata in più forme e in svariati ambiti sociali con raffinato ingegno, audacia creativa, capacità di sintesi tra innovazione e tradizione. Un testimone del nostro tempo al servizio del prossimo, la cui instancabile opera nobilita e valorizza l’intera comunità fidardense”.
Bocciofila: “Per l’impegno sportivo profondamente radicato nel tessuto sociale che tramite un’attività ludico motoria coinvolge e appassiona persone di ogni età divenendo motivo di aggregazione e di crescita individuale.”
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