6 Gennaio 2009
LA NEF CASTELFIDARDO: Pavan 10, Gilson 11, Paterniani, Komel 26, Moretti 17, Romiti (l), Pirri 2, Belcecch 7, D’Angelo, Formentini. Biagiola e Giuliani n.e.. All. Graziosi Gianluca.
CODYECO SANTA CROCE: Perfetto, Lukianetz 22, Ciappi 4, De Paula 17, De Pandis (l), Mattioli 15, Subiela 1, Suglia, Rocchini 6, Baldaccini 7, Falaschi 2. All. Dalù Gian Domenico
ARBITRI: Bernobich Marco (Ts) – Florian Massimo (Tv)
PARZIALI: 25-19 (25’), 25-23 (25’), 22-25 (28’), 20-25 (26’), 15-11 (18’). Tot. 2 h e 02
NOTE – Spettatori 250 Battute vincenti: La Nef 10, S.Croce 7. Battute sbagliate: La Nef 19, Codyeco 18; Muri: 14-10
CASTELFIDARDO – E’ tutto vero: un’altra impresa firmata La Nef in un 2009 che ha già in carniere due vittorie di prestigio e straordinario ossigeno per la classifica, un punto che alla Codyeco basta per agganciare Bassano in vetta. Un successo che si legge nella bravura di capitan Pirri nel far girare la squadra, la superiorità locale in tutti i fondamentali a parità di percentuali di attacco (48 – 50%). Graziosi conferma il sestetto che ha siglato l’impresa di Roma con Pirri in regia e Belcecchi al posto dell’acciaccato Paterniani e ripete l’applicazione tattica imperniata su servizio flot, fluidità nella distribuzione, intensità a muro e in difesa mentre la Codyeco parte col sestetto tipo Falaschi-De Paula, Mattioli-Lukianets, Baldaccini-Subiela. Dopo lo 0-2 iniziale, La Nef trova presto fiducia e riferimenti, conquista il controbreak (4-2) e si presenta al primo time-out sull’8-6, quando ci sono già nel conto tre muri da una parte e due dall’altra Pavan aumenta lo strappo (11-7) che De Paula prova a ricucire prima in attacco e poi sul proprio turno di servizio (12-10 e 17-15), ma due muri consecutivi dello stesso Pavan e di Komel esaltano La Nef costringendo Dalù al doppio cambio (dentro la diagonale Perfetto-Ciappi). Ma le ottime difese fidardensi continuano a togliere lucidità all’avversario e quando si sblocca anche Moretti (primo punto sul 20-16) è una La Nef che non vuol sentire ragioni. Se il primo set è un mologo, il 2° è un capolavoro di pazienza. Avvio contratto, con maggiori errori in battuta d’ambo le parti, un Lukianetz che comincia a pungere (7 punti nel set), procudendo un’altalena che vede sopra la Codyeco ai due time-out (5-8 e 14-16), ma con l’intermezzo di una La Nef caparbia che non abbassa mai la testa e l’ingresso di Rocchini per Subiela. La lotta è serrata su ogni pallone, con Pirri che chiama in causa spesso i centrali e Falaschi che ispira invece il nuovo sorpasso (17-19) con le ali Mattioli e Lukianets. Ma Santa Croce è nervosa, sbaglia due attacchi consecutivi che riportano sopra 21-20 e inducono ad un appassionante testa a testa finale, in cui La Nef sblocca la parità con il coraggio di Moretti al servizio e il muro sontuoso di Gilson su De Paula. Molto simile il parziale successivo: Codyeco subito avanti (5-8, 9-12), La Nef sempre attaccata al match con un Komel scatenato (8 punti) che ribatte colpo su colpo alla continuità di Mattioli e compagni. Pavan prova ad infiammare il palaOlimpia col muro del 21-20, ma l’uomo del set è Rocchini, bravissimo a procurare l’ace che vale il set-ball (24-22) e fiacca le sicurezze locali. Sul 2-1, ovvio che la Codyeco cerchi di cambiare volto alla gara mentre La Nef fatica a recuperare energie e cala in attacco (43 contro 63%): i toscani diventano più precisi e costanti, i locali si “aprono” e accusano qualche passaggio a vuoto (10-13, 14-19) che consente a Santa Croce di gestire, tornare ai livelli che le sono consoni con tutti i fondamentali registrati e un De Paula devastante. E’ tie-break, il quinto stagionale per Castelfidardo, che lo apre con due ace sulle rotazioni di Komel e Pavan (3-1). Il muro di Komel su Lukianetz porta i locali sul +3, ma è lo stesso brasiliano di Santa Croce che si rifà in battuta sul 6-5 ed un altro ace (Gilson) che fa girare la Nef avanti (8-5). Il rientro di Subiela sul 9-5 è la carta della disperazione; Santa Croce ci prova, sul 12-9 c’è il thrilling di un’interruzione per un errore del segnapunti che spezza il ritmo, ma La Nef lo recupera fino a conquistare il matchball con Gilson subito sfruttato dall’ace di Belcecchi che confeziona il regalo di compleanno per sé e per la squadra.
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