2 Settembre 2019
“Intestare gli ambienti di un luogo privilegiato per istruirsi e respirare cultura a tre pilastri che hanno scritto, custodito e tramandato la nostra storia, è un omaggio significativo di cui ringrazio il Centro Studi Storici Fidardensi. E’ il modo migliore per ricordare personaggi profondamente diversi fra loro ma egualmente legati alla città: la vena ironica di Paolo Bugiolacchi, lo stile giornalistico di Renzo Bislani, la capacità di don Paolo Pigini di porsi a riferimento della comunità sia a livello religioso che sociale“. Così il sindaco Roberto Ascani ha commentato l’intitolazione delle sale della Biblioteca comunale di via Mazzini ai tre studiosi più importanti e prolifici di cui Castelfidardo ha goduto nel XX secolo. “Un segno di riconoscenza verso tre personaggi di spicco che hanno studiato e raccontato la nostra città ciascuno con un metodo ed uno stile molto personale – ha spiegato il presidente del C.S.S.F. Tiziano Baldassari -; ci è sembrato un atto dovuto e naturale per esprimere gratitudine per la loro disinteressata opera di divulgazioni della nostra storia, dalle origini fino ai giorni attuali, perché tutti ora e in futuro la possano scoprire, studiare e magari approfondire nel posto dove si approccia il mondo dei libri“. La storia è intesa come il complesso di tutte le vicende e trasformazioni accadute, note ed ignote, quindi è un fatto oggettivo; lo storico o storiografo è invece colui che descrive i fatti adottando varie forme di studio, interpretazione e trasmissione di fonti e documenti, per cui in questo senso diventa soggettiva, ha aggiunto Baldassari tracciando un breve ritratto dei tre insigni concittadini alla presenza dei familiari.
Don Paolo Pigini (1891-1967) dopo aver consultato molti documenti antichi grazie alla possibilità di attingere all’archivio della parrocchia di S. Stefano – il più antico e fornito archivio locale – e al libro delle Riformanze del 1588 ha cominciato a trascrivere e raccogliere in schede o appunti manoscritti tutte le notizie che via via trovava per poi trasmetterne alcune ai suoi studenti “dopolavoristi”.
Paolo Bugiolacchi (1933-2009) eredita dallo zio Don Paolo la passione per la storia che però racconterà spesso servendosi delle sue doti di pittore o indirizzando la sua attenzione soprattutto alla valorizzazione del dialetto castellano. Un grande contributo l’ha donato pubblicando“Storia di Castelfidardo e dintorni”, un’opera attraverso la quale ci “racconta” con un linguaggio semplice ed accessibile a tutti – pur nella rigorosità storica – le vicissitudini, gli usi e costumi di circa mille anni della nostra città.
Renzo Bislani (1933-2016) grazie all’assidua copresenza con il suo insegnante e mentore Don Paolo, al quale prestava il suo aiuto per ricopiare e spesso tradurre dal latino gli appunti storici, fa sua la metodologia di ricerca che continuerà per tutta la vita raccogliendo, trascrivendo e pubblicando – quando possibile – le notizie soprattutto sotto forma di “pillole di storia” o schede di ricerca monotematiche in cui approfondisce eventi e personaggi locali.
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