17 Settembre 2010
150 anni fa, il 18 settembre 1860, in una vasta area compresa fra i Comuni di Castelfidardo, Loreto, Osimo, Recanati e Portorecanati, Numana, Sirolo, Camerano ed Ancona, giunse il grande segnale dell’Italia unita. Come ricorda il prof. Piccinini, presidente del Comitato scientifico per le celebrazioni del 150°, fra i tanti scontri che decretarono l’invasione dello stato pontificio da parte dell’esercito piemontese, il più significativo fu quello combattuto a Castelfidardo. Un fatto d’arme non eclatante con un numero di caduti “esiguo” (120 a fronte di oltre 20.000 soldati), ma determinante nel percorso che aprì la breccia di Porta Pia. Della battaglia di Castelfidardo e del risorgimento italiano si constata però oggi un disinteresse crescente sui libri di storia e sui programmi scolastici. Un ruolo che il congresso internazionale in programma dalle ore 9.00 alle 18.00 di sabato presso il Salone degli Stemmi, intende rivalutare e approfondire.
Preceduti dall’introduzione delle autorità Eugenio Paoloni (presidente Fondazione Ferretti), Mirco Soprani (Sindaco), Pietro Marcolini (assessore regionale) e Marcello Mariani (assessore provinciale) e dal prof. Gilberto Piccinini, otto studiosi di caratura internazionale porteranno in luce gli aspetti de “l’Europa e Castelfidardo: i volontari sul campo della Battaglia e le ripercussioni politiche internazionali”.
Aprirà le relazioni Giuseppe Monsagrati (Università di Roma La Sapienza) con “Castelfidardo 1860. Usurpazione o “polizia controrivoluzionaria?”; a seguire, Jean-Yves Fretigne (Università di Rouen – Francia) su “I volontari francesi del Papa” e Thomas Buerman (Università di Ghent – Belgio) con “De Mèrode e i volontari belgi”. Ripresa dei lavori alle 15.30, con Ciarán O’Carroll (diocesi di Dublino – Irlanda) e “La Brigata di San Patrizio”, Danilo Raponi (Università di Cambridge – Inghilterra) su “Governo e opinione pubblica inglese in rapporto a Castelfidardo”, Stefan MALFER (Accademia Austriaca di Scienze – Austria) “Le reazioni del governo austriaco alla notizia di Castelfidardo”, Fernando Garcia Sanz (Consiglio Superiore delle Ricerche scientifiche – Spagna) “La Spagna, Castelfidardo e la questione italiana” e Anna Villari (Università Telematica Internazionale Uninettuno, Roma) su “Castelfidardo: nascita e diffusione delle iconografie risorgimentali”. Ultimo intervento affidato allo studioso locale Renzo Bislani che illustrerà la partecipazione di Castelfidardo agli eventi che lo videro teatro della Battaglia.
L’intenso programma delle celebrazioni prevede in contemporanea, l’apertura del raduno interregionale dell’associazione nazionale carabinieri in congedo, con tanto di donazione della pala presso la cripta della Collegiata ed il concerto all’Astra in onore della Virgo Fidelis a cura delle bande musicali di Città delle Pieve e Monteleone d’Orvieto. Si inaugura domani (sabato) anche il 6° radio meeting del Cota, a cura del quale è già visitabile presso la Chiesa di San Benedetto una mostra di pittura dell’artista Nussy Elisabeth Denzler von Botha.
Il solenne corteo istituzionale con partenza da piazza dalla Repubblica intorno alle 10.00 di in cui si stimano circa 2000 presenze tra autorità, scolaresche, forze armate e figuranti in costumi d’epoca sarà poi l’elemento clou della giornata di domenica quando, al parco delle rimembranze, ci sarà anche l’accampamento e la rievocazione storica a cura dell’Associazione Tolentino 815. Confidando nel… bel tempo, che oggi ha purtroppo causato il rinvio della simulazione della battaglia fra 200 alunni delle quinte elementari.
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Comune di Castelfidardo