18 Giugno 2008
Lo aveva promesso all’indomani del bagno di folla dello scorso anno, puntualmente lo ritroviamo protagonista della rassegna “Lib(e)ri di pensarlo”, filone informativo-culturale proposto dall’associazione Coneriana cult in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune. A grande richiesta, riecco Marco Travaglio, alle ore 21.30 di venerdì 20 al parco delle rimembranze presso il Monumento Nazionale delle Marche di Castelfidardo (auditorium San Francesco nel malaugurato caso di pioggia). Un incontro che trae spunto dalla presentazione degli ultimi due libri editi da “Chiare lettere” che portano la firma del noto giornalista d’inchiesta, ospite fisso (fra l’altro) del programma tv “Anno zero” di Michele Santoro in cui dà pubblica voce alle sue denunce. Un anno (e un governo) dopo, l’analisi della nostra Italia è fissata nelle pagine di “Mani sporche” e “Se li conosci li eviti”. Il primo è scritto a quattro mani con Peter Gomez e Gianni Barbacetto prendendo in considerazione il panorama politico “quindici anni dopo il magico biennio di Mani Pulite, in cui l’Italia delle mani sporche ha perfezionato i metodi per rendersi più invisibile ed invulnerabile; prima era necessario corrompere, ora i soldi i partiti se li danno da soli, i magistrati combattono spesso da soli vessati dalla stampa e criticati dalle stesse istituzioni: controllato e controllore sono diventati la medesima persona”.
“Se li conosci li eviti” è invece frutto dell’analisi condotta con Peter Gomez sui «riciclati, imputati, condannati, fannulloni del nuovo Parlamento »: così recita il sottotitolo di una pubblicazione documentata e corposa (oltre 500 pagine) che si configura come un Who’s who della politica italiana. Una lettura espressamente dedicata dagli autori, come si legge nelle pagine iniziali, «a chi sogna una politica pulita. Cioè una politica». Una carta d’identità di circa 150 rappresentanti parlamentari di ieri e di oggi con tanto di curriculum, segni particolari, fedina penale, assenze in parlamento e frasi celebri”, corredata dalla storia di quello che hanno detto e fatto e per capire quello che potranno fare…
Noto al pubblico sia per le numerose collaborazioni televisive che per la rigorosa ed appassionata partecipazione alla cronaca giudiziaria, alle indagini che riguardano fenomeni di corruzione e i processi di Mani Pulite, Marco Travaglio ha iniziato la carriera giornalistica in alcune testate cattoliche, per poi lavorare con Indro Montanelli a “Il Giornale” seguendolo quando questi, in rotta con la proprietà, ha fondato “La Voce”. Attualmente collabora con Repubblica, L’Espresso, e Micromega ed è stato al centro di una forte polemica per le dichiarazioni rilasciate nel “salotto” di Fabio Fazio sui rapporti del presidente del Senato Schifani con alcune società collegate alla mafia.
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