10 Ottobre 2016
“Abbiamo individuato con la ragioniera le risorse per la nuova scuola media: la inseriremo nel programma triennale delle opere pubbliche“. L`annuncio del sindaco Roberto Ascani è arrivato in anteprima sui banchi del Consiglio Comunale di venerdì scorso, durante la discussione sulla mozione presentata dal gruppo di Solidarietà Popolare poi emendata (ed approvata all`unanimità) cancellando dal dispositivo la richiesta di referendum popolare circoscrivendola alla verbalizzazione dell`impegno a rimettere mano al progetto. “Non sono mai stato contrario alla realizzazione della struttura – ha chiarito il sindaco – ma visti gli insuccessi del passato non intendevamo intraprendere questa strada senza analizzare approfonditamente il bilancio per assicurarci la sussistenza di adeguate coperture economiche. Vorremmo procedere preferibilmente per entrambi i plessi ma il progetto andrà contestualizzato nella situazione generale della flessione anagrafica e dell`edilizia scolastica, verificando la vulnerabilità e provvedendo alla manutenzione di tutti gli edifici“. Sull`invito ad utilizzare i fondi recuperati (200.000 €) per la causa Globus va esaminata la fattibilità e la necessità di conservarli per altri accantonamenti.
Nella medesima seduta sono state invece respinte le mozioni presentate dai consiglieri Piatanesi e Santini relative all`adesione al Sape (servizio associato per le politiche europee) e alla “ristrutturazione del debito a lungo termine per reperire fondi da destinare alla costruzione della scuola media”.
L`assessore Romina Calvani ha spiegato le perplessità della maggioranza: “Il Comune ha già aderito a Focus Europe che si mette a disposizione per tutto il 2017 a titolo gratuito dato che finora non ha portato nulla a buon fine e non ci convince il fatto che il Sape comporti un impegno di 6-7 ore settimanali di un nostro funzionario in un Comune sottodimensionato nell’organico dove le risorse vanno centellinate e le assunzioni sono bloccate. Inoltre – ha detto Calvani – riteniamo che l`approccio debba essere inverso: non è la nostra città a doversi adeguare a progetti di Comuni più grandi, ma dovrebbe avere progetti calati sulle proprie peculiarità storico ambientali e culturali“.
Tecnicamente impossibile – ha spiegato invece l`assessore Foria – la rinegoziazione dei mutui, quasi tutti in scadenza nel 2034, che ammontano ad oltre 13 milioni e comportano circa 650.000 € di soli interessi passivi all`anno.
Quanto alla sollecitazione del consigliere Catraro a predisporre uno studio idraulico sulla frazione Acquaviva ed in particolare sul fosso del Vallato per evitare che si ripropongano allagamenti dopo ogni pioggia di una certa intensità, l`assessore Calvani ha puntualizzato che trattandosi di acque demaniali il Comune non può intervenire in prima persona, ma sta dialogando con gli enti competenti, Consorzio di Bonifica ed autorità di bacino, che ben conoscono l`annosa questione e si sono impegnati a provvedere raccogliendo le ripetute segnalazioni di cittadini e Comune.
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