10 Settembre 2010
Suore di Sant’Anna in festa: riapre domenica al culto con una funzione eucaristica che verrà celebrata alle ore 18.00 dal parroco Don Bruno Bottaluscio, la cappellina dell’omonimo Istituto, chiusa ad inizio estate per dare corso ad un profondo restyling. I lavori, eseguiti con pregevole cura e rapidità, hanno messo a norma e completamente rinnovato la struttura che da decenni necessitava di un simile intervento. Stuccatura e tinteggiatura per proteggere dall’umidità, una drastica ripulitura di tutto l’interno, degli arredi e del coro per ridare piena dignità ad uno scrigno sacro; e poi, il restauro dell’antica statua della Madonna donata dal Comune nel 1855 alla veneranda madre Enrichetta Dominici in segno di gratitudine per l’opera prestata durante l’epidemia di colera, nonché della campana che dopo un lungo silenzio potrà tornare finalmente a far sentire i propri rintocchi per annunciare i momenti liturgici. «Era da tempo che nutrivamo il desiderio di restituire decoro a questo luogo – spiega la madre superiora Suor Cecilia – e forti della generosità dei genitori degli alunni che frequentano la nostra scuola, di alcuni sponsor e di tanti privati cittadini che si sono messi a disposizione contribuendo anche con lavori manuali, possiamo finalmente restituirlo in una bella veste alla comunità: ringraziamo tutti davvero con il cuore». Se alla copertura delle spese ha dunque adempiuto la “provvidenza”, sfugge invece alla memoria la data precisa a cui risale la cappellina cui si accede dal centralino corso Mazzini. Certo è che quella fidardense fu la prima casa della Congregazione aperta al di fuori del Regno di Savoia, grazie all’intercessione di Mons. Zampetti e all’intermediazione di Silvio Pellico, segretario della marchesa di Barolo che acquistò il palazzo dove le prime “sorelle” cominciarono a prestare dal 1850 la loro opera educativa e di servizio alla cittadinanza. Forse la cappellina esisteva già allora, magari in forma e locali diversi, certo è che il legame fra le suore e i fidardensi si è consolidato e stretto nel tempo, tanto che a tutt’oggi sono numerosi coloro che le scelgono anche per l’istruzione dei propri figli sui banchi della materna “Regina Margherita” e dell’elementare Sant’Anna.
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