25 Settembre 2014
“C’è stata una battaglia qui, nel settembre del 1860”, ricordano gli studenti-attori all’ombra del Monumento Nazionale delle Marche portando in scena il progetto artistico coordinato dalla prof. Raffaella De Sanctis e diretto dalla regista ed attrice Isabella Carloni per Rovine Circolari. Attraverso una sorta di gioco dell’oca, tredici studenti dell’Istituto Meucci e tre giovani di scuole osimane, rappresentano tramite caselle numerate e animate, tappe cruciali del Risorgimento e fatti che segnano la vita quotidiana: la paura, l’amore, l’identità, la perdita dei cari, l’allontanamento da casa, le battaglie di tutti i giorni. Un modo per interiorizzare in maniera coinvolgente e ludica, ciò che solitamente si apprende in aula.
Va in replica venerdì 26 settembre ore 21.00 lo spettacolo dello scorso 09 maggio che è il punto d’approdo del laboratorio teatrale intitolato Here History Around #2, realizzato all’ITIS Meucci in collaborazione con la Fondazione Ferretti, l’Associazione Rovine Circolari di Castelfidardo, il Comune di Castelfidardo e Italia Nostra onlus, con il contributo della Regione Marche. «Un’idea nata dal desiderio di “spolverare” il nostro Monumento e i luoghi simbolici togliendo quella patina d’indifferenza per cui rischiano, almeno per i più giovani, di diventare mero arredo urbano», spiega Isabella Carloni.
E per cercare un legame più stretto con la comunità che in questo ambiente vive, con chi viene a visitarlo e soprattutto con le nuove generazioni, che hanno diritto a un rapporto più vivo con la storia che si intrecci ai loro bisogni attuali. Una proposta che è stata sostenuta con forza dal dirigente scolastico dell’Istituto A. Meucci, Corrado Marri, perchè il teatro svela attitudini latenti degli individui, li accomuna, li conduce all’aiuto reciproco, promuove il senso della socialità, armonizza tendenze diverse in un’attività che ha bisogno dell’apporto fattivo di tutti. Il laboratorio favorisce la libera espressione della persona e, soprattutto, le capacità di rispondere in modo creativo agli stimoli prodotti dal contesto culturale in cui si vive. Il teatro può essere utilizzato anche come uno strumento della vita relazionale; al pari di altre attività ludiche-motorie, permette agli individui di affrontare con maggior sicurezza il reale e di sviluppare una certa criticità nei riguardi del vissuto.
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