15 Dicembre 2007
Siamo sempre stati fermamente convinti che la strada più proficua e sana per istruire è quella che fa leva sulla sensibilità naturale del bambino, piuttosto che sulle capacità indotte, più o meno forzatamente. Il metodo Montessori non guarda i risultati, ma muove il piacere ed è per questo che la definisco una scuola di qualità, dove si lavora con animo sereno e dove invito gli insegnanti ad accompagnare con entusiasmo gli alunni nel percorso di crescita da bambini amorevoli ad adulti di pace”. Le parole di Annamaria Scocchera – insegnante lei stessa, vedova del pedagogista Augusto cui il nuovo plesso di via XXV Aprile è stato intitolato, ‘autrice’ del taglio del nastro – riflettono pienamente lo spirito con cui si vive e si interpreta la formazione dell’individuo all’interno di una struttura fortemente voluta dalla dirigenza e dall’Amministrazione Comunale in piena comunità di intenti. “L’inaugurazione di una scuola è sempre un buon segno – ha detto il Sindaco Mirco Soprani dopo la benedizione di Don Raffaele – perché significa che si investe sulle nuove generazioni e in questo caso specifico su un metodo che gli stessi genitori ci richiedono in misura sempre più forte: Maria Montessori è stata una donna che ha precorso i tempi, che per prima ha compreso che le lezioni non devono essere frontali, dando agli insegnanti il compito di tutori e ai bambini la libertà di scegliere. Ringrazio Annunziata Brandoni per aver convinto l’Amministrazione a credere in questa avventura e a dare continuità didattica, dotandoci di materne ed elementari. Non vi prometto nulla perché è un grosso sforzo finanziario, ma stiamo pensando anche alla scuola media”. L’idea di portare l’indirizzo montessoriano anche a Castelfidardo è nata curiosamente cinque anni fa, “quando ospitando una famiglia canadese, rimasi impressionata dall’educazione dei due figli, che lo frequentavano a Montreal – racconta Annunziata Brandoni -; da allora abbiamo trascinato l’Amministrazione in questa “pazzia”, cominciata in un sottoscala e appoggiata dai coniugi Scocchera, che sin dagli albori ci hanno spronato e dato suggerimenti preziosi su come impostarla. Intitolare la “casa dei bambini” ad Augusto, uno dei più grandi direttori didattici delle Marche, lo ritengo perciò un omaggio dovuto”. L’edificio – già operativo – è ora strutturato su due ali dove trovano posto cinque classi della primaria e due per la materna, più ampi spazi comuni per i laboratori e la mensa. All’ingresso, gli studenti sono accolti da un gioioso affresco della pittrice Paola Saracini e dall’eloquente messaggio “aiutami a fare da solo”. L’inaugurazione è stata preceduta in mattinata da un convegno organizzato in collaborazione con l’I.C. Soprani dal titolo “Maria Montessori: ieri, oggi e domani” con illustri relatori e grande partecipazione di pubblico.
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