4 Agosto 2011
Com’è duro il “mestiere” del Sindaco al tempo dei social network. Costretto a rispettare i tempi delle scelte politiche, della burocrazia, scadenze, cavilli, i molteplici passaggi per poter affidare lavori, incarichi e progetti: tra una decisione e la sua traduzione in termini concreti a volte passano mesi, anni, un tempo che può essere persino estenuante ma necessario per raggiungere il risultato. Com’è facile e veloce, invece, cliccare un tasto sul computer, sentenziare “mi piace” o “non mi piace” così… d’istinto, senza starci troppo a pensare; com’è liberatorio scrivere e condividere ciò che passa per la mente, affidandosi a quella magica cassa di risonanza che face book e similari garantiscono generosamente, facendo sì che considerazioni qualunque si trasformino in “notizie”, materiale utile per riempire i giornali, orientare opinioni, sferrare attacchi politici. Intendiamoci, all’agorà virtuale ci stiamo adeguando un po’ tutti ed utilizzata nella giusta misura è una risorsa preziosa per stabilire contatti, scambiare informazioni in tempo reale, promuovere eventi. Ma attenzione a non confondere il virtuale con la realtà, a non sopravvalutare questo strumento. La scuola media non si costruisce su face book, la scala mobile, i parcheggi, la viabilità non si materializzano sulla bacheca degli “amici”, gli atti di consiglio, di giunta e le esigenze della città non si votano con il mouse ma con un impegno, una responsabilità e una partecipazione quotidiana e democratica che scaturisce da un confronto diretto. Questa premessa per riportare al giusto spessore argomenti importanti che meritano i dovuti approfondimenti. Ci chiedono – e la spiegazione l’avremmo data a prescindere – la ragione dei ritardi nella partenza di alcune opere. A cominciare dalla scuola media, di cui in questi giorni è stato sottoscritto il contratto con la ditta Pema, che faceva parte in prima persona della cordata aggiudicataria dell’appalto ed ha nel frattempo assorbito anche il ramo d’azienda dell’altra entità, la Cornacchini srl: un passaggio lecito ma complesso, che nulla cambia agli effetti della gara ma che ha dilatato i tempi per assumere la documentazione che in ogni procedura il Comune richiede a propria tutela e verifica. Nel contempo, stiamo discutendo con i tecnici alcuni punti del progetto che diventerà esecutivo a settembre, convenendo, a parità di costi, alcune modifiche interessanti come l’apposizione di pannelli solari nel tetto: è ovvio che su un’opera su cui investiamo oltre 3 milioni e mezzo di euro, si voglia fare il meglio. Discorso simile per la scala mobile di collegamento tra piazzale Michelangelo e Porta Marina: in questo caso, l’atto di consegna dei “lavori” è stato firmato a metà maggio, data da cui decorrono i 279 giorni per portarla a termine. Anche se nulla in apparenza si vede, la struttura è in corso di realizzazione nel senso che viene prodotta internamente per essere poi montata previa esecuzione dei lavori di scavo e fondamenta che l’Amministrazione ha reputato di posticipare alla fine di agosto per non chiudere, proprio in questi mesi di più intenso flusso turistico, la scalinata esistente, che deve essere demolita e poi ricostruita secondo le nuove misure.
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