25 Aprile 2017
Sventola orgoglioso il tricolore mentre il Complesso Filarmonico “Città di Castelfidardo” intona l`inno di Mameli e dal Palazzo Comunale sfilano i rappresentanti istituzionali, militari, religiosi, le associazioni combattentistiche e di volontariato, le scuole e tanta gente comune. Il 25 aprile unisce oggi come 72 anni fa nel ricordo, nella gratitudine e nella consapevolezza che la libertà è una conquista ed un impegno quotidiano. “Nell`abisso di crudeltà, vile razzismo, divisioni e devastazioni di cui abbiamo memoria anche nel nostro territorio – ha detto il sindaco Roberto Ascani – nacque la spinta prorompente della Resistenza e si sono affermati i valori fondanti della Repubblica sintetizzati in una Carta che equilibra i poteri in modo mirabile. Ma quel percorso è ancora in itinere: i contrasti tra Stati, razzi, religioni, i fondamentalismi, il dramma dei migranti e la povertà dicono che questa deve essere una Festa propositiva ed attuale, in cui impegnarsi a dare attuazione ai principi della Costituzione”. Ricordare è un bisogno “affinchè non ci sia consentito di abbandonarci all`indifferenza verso noi stessi e la cosa pubblica”, ha aggiunto il sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi Alessio Burini, sottolineando la disponibilità dei giovani ad essere cittadini attivi e responsabili, come testimoniato dalle toccanti esibizioni degli studenti degli Istituti Comprensivi Mazzini e Soprani, preceduti dalle letture di Davide Bugari accompagnato dalla fisarmonica di Carlo Sampaolesi. “Immergerci in una storia non mnemonica ma che insegna a costruire il futuro – ha detto la presidente dell`Anpi Elisa Bacchiocchi – significa trasmettere speranza, solidarietà, giustizia sociale. Dietro la storia che leggiamo sui libri ci sono cuori che battono, abbracci mancati, rughe sul viso e una responsabilità quotidiana contro l`ingiustizia e la violenza”. Dopo la cerimonia svoltasi presso il Salone degli Stemmi restituito alla collettività dopo i danni riportati a seguito del sismo, una staffetta è partita per deporre una corona d`allora al cippo dei fratelli Brancondi.
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