10 Ottobre 2008
1-3 PARZIALI (26-28, 25-15, 24-26, 18-25)
LA NEF CASTELFIDARDO: Pavan 10, Formentini 5, Komel 19, D’Angelo 12, Moretti F. 5, Paterniani 14, Giuliani 4, Romiti (l), Pirri, Belcecchi, Biagiola. All. Graziosi Gianluca. ANDREOLI LATINA: Zelic, Tomassetti 6, Cortina (l), Sbrolla, Scuderi, Rosalba 15, Kovacevic 14, De Cecco L. 1, Moretti D. 7, Giombini 19. Non entrati: De Cecco M., De Marchi. All. Ricci Daniele
ARBITRI: Giovanni Contini (Rovigo), Umberto Zanussi (Treviso)
NOTE – Spettatori 300, durata set: 32’, 24’, 34’, 24’; tot: 114’. Battute vincenti: La Nef 6, Andreoli 2. Battute sbagliate: La Nef 12, Latina 17; Muri 9-10. Errori 13-5
CASTELFIDARDO – I numeri dicono che la differenza sta in un paio di azioni (93-94 il conto complessivo dei punti), in quei due set finiti ai vantaggi che la “La Nef” non ha avuto la lucidità di chiudere mentre l’Andreoli – sorniona – ha saputo aspettare il suo momento. Una differenza solo apparentemente esile, perché dietro c’è il diverso background delle squadre: l’A1 da cui è reduce Latina, la B1 da cui viene Castelfidardo. Sicchè, tenere testa ad un avversario di primissima fascia per tre quarti di partita non basta alla La Nef per cancellare uno zero in classifica che appare ingeneroso. Una gara piacevole e interessante, in cui l’Andreoli è l’Andreoli desiderata da Ricci quando si distende nel quarto set a risultato ormai assegnato, ma negli altri soffre l’intensità di una La Nef che batte, difende e mura molto meglio rispetto al recentissimo passato. Un equilibrio che i fidardensi trovano con l’immediato inserimento dei due nuovi tesserati: Giuliani in palleggio, Paterniani a comporre la linea d’attacco con un rigenerato Komel e D’Angelo tornato nel ruolo originario di opposto. E Paterniani (seppur all’esordio in A2) si fa sentire, tanto che Ricci è costretto al timeout già sul 7-4 conquistato con quattro punti del fabrianese. Il vantaggio locale viene rosicchiato dalle bordate di Giombini (10 pari) ma la partita annuncia incertezza con difese serrate e azioni prolungate. Si va a braccetto sino al 15-16, quando l’allungo di Latina è firmato da Kovacevic (16-19), ma la La Nef è bravissima a ritessere la tela e a riportarsi avanti con due muri consecutivi di D’Angelo su Rosalba (24-22). I fidardensi non sono però né fortunati né bravi nel gestire tre palle set, mentre Latina raddrizza la situazione con Moretti e sfrutta l’out conclusivo di Komel. Il rocambolesco epilogo ai vantaggi non inficia la fiducia della La Nef che se lo butta alle spalle e confeziona un 2° set esemplare: i locali spezzano l’equilibrio sull’8 pari e marciano imperiosi esibendo grande precisione in tutti i fondamentali: l’Andreoli sbanda in ricezione, prova a cambiare in regia (Sbrolla per De Cecco sul 16-10), ma la La Nef è padrona del campo. La “magia” fidardense dura fino al 19-16 del set seguente, grazie ai muri di Pavan, ma Latina – seppur non brillante – ha l’accortezza di rimanere attaccata all’avversario, risucchiandolo grazie alla solita dote del “Giombo” (6 punti nel set), alla maggiore efficacia dell’attacco (46 contro 37%) e a qualche incertezza locale nello sprint dei vantaggi. Il nuovo k.o. al fotofinish, stavolta, spezza le gambe a Castelfidardo che si disunisce in apertura di 4° set (3-8 alla prima sospensione), cerca di ritrovare mordente con il rinnovato asse Pirri-Moretti, ma ha ormai di fronte un Latina cresciuto di tono e di sicurezza che non concede più nulla.
Prossimo turno a Mantova; si torna al PalaOlimpia domenica 26 contro Bassano.
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