Giorno della memoria con "La signora dello zoo di Varsavia"

Un cineforum per ricordare le vittime della Shoah e promuovere una riflessione collettiva

Data :

18 gennaio 2025

Municipium

Descrizione

L'Unitre di Castelfidardo, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, organizza lunedì 27 gennaio alle 17:30 presso la Sala Convegni di via Mazzini, un cineforum per ricordare le vittime della Shoah e mantenere viva la memoria dei tragici fatti occorsi al popolo ebraico e a tutti quei deportati non ebrei (rom, disabili, omossessuali e oppositori del regime) nei campi di sterminio nazisti durante il Secondo conflitto mondiale.
Razzismo, antisemitismo e discriminazione continuano ad essere mali endemici della società attuale, nonostante, al fine di prevenirne e combatterne ogni germe, il 31 luglio 2000 veniva promulgata in Italia la legge n. 211 che istituiva e definiva le finalità di tale commemorazione, riconoscendo nel 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il “Giorno della Memoria”, inteso come  momento di riflessione collettiva  su “la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.” Lo stesso ONU, con la risoluzione 607 del 1° novembre 2005, riconosceva nel 27 gennaio la data per ricordare l'Olocausto nei confronti degli ebri e altre minoranze.
Unitrè e Comune, ormai da anni, organizzano momenti di riflessione congiunti sul tema attraverso attività di Cineforum rivolgendosi alla cittadinanza e coinvolgendo docenti ed esperti sensibili a tali tematiche tragiche e toccanti con competenza e tatto.
Introdotto dalla presidente, prof.ssa Giulietta Breccia, e commentato dalla prof.ssa Dina Marta, il film proposto quest'anno è originale nel suo genere: “La Signora dello zoo di Varsavia” è un adattamento cinematografico del romanzo Gli ebrei allo zoo di Varsavia di Diane Ackerman ed è basato sul diario della vera Antonina Zabinski. Le vicende dei protagonisti Antonina e di Jan permettono di concentrarsi, in un periodo storico molto vasto che abbraccia vari episodi, sulla resistenza polacca all’oppressione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Mentre scorrono le prime immagini, ci si accorge che il problema della guerra viene affrontato da una prospettiva insolita. I proprietari dello zoo di Varsavia non sono ebrei, ma la brutale invasione nazista in tutto il Paese travolgerà anche loro e i meravigliosi animali. Quando iniziano i pogrom contro gli ebrei, i due coniugi Jan e Antonina non esitano a trasformare lo zoo in un rifugio per i perseguitati, creando un mondo alla rovescia in cui gli "ospiti" segreti vengono chiamati con il nome in codice degli animali di cui occupano la gabbia vuota, mentre le bestie portano nomi di persona. Il film racconta la guerra con le sue atrocità verso essere umani rinchiusi in un ghetto e trattati come invisibili, narra il dramma di un’umanità che tuttavia resiste pervicacemente alla paura, allo sconforto e all’oppressione, ma nel contempo le angosciose vicende s’intrecciano con una storia intima tra marito e moglie, la storia di una famiglia unita che lotta contro l’orrore per salvaguardare quotidianità e matrimonio, nel bel mezzo di una guerra.
Racconto di eroismo civile in tempo di guerra, e insieme una dichiarazione d’amore per la natura e gli animali, il film appartiene a quel filone sulla Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto con storie di speranza e a lieto fine: piuttosto che indugiare sul dolore e la sofferenza, il regista ha preferito recuperare  quel lato umanitario che ha permesso di compiere piccoli miracoli. salvando centinaia di vite innocenti.

Appuntamento lunedì 27 gennaio alle ore 17,30 presso la Sala Convegni di via Mazzini.

Giulietta Breccia

Ultimo aggiornamento: 18 gennaio 2025, 11:11

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