Descrizione
Selva La Selva di Castelfidardo si arricchisce di una nuova zona speciale di conservazione e riqualificazione del bosco, dedicata in particolare alle specie faunistiche tipiche di questo straordinario polmone verde del nostro territorio. Si tratta del finanziamento messo a disposizione dalla Regione Marche, con il sostegno dell’Unione Europea, attraverso il bando per gli “Interventi di mantenimento e ripristino di specie e habitat nei siti Natura 2000 e misure relative all’infrastruttura verde in ambito non urbano” al quale ha aderito la Provincia di Ancona nel ruolo di Ente gestore con la redazione dei progetti relativi a due interventi che interessano, appunto, la Selva di Castelfidardo. L’obiettivo del finanziamento è quello di intervenire per la riduzione della perdita di biodiversità attraverso azioni che mirino alla conservazione e al ripristino delle funzionalità ecologiche dei siti della Rete Natura 2000, di cui la nostra Selva fa parte.
Il primo intervento, finanziato con un importo di € 195.121,53, riguarda un progetto di riqualificazione del bosco orientata alla conservazione ed al ripristino delle funzionalità ecologiche. In particolare, l’intervento prevede di generare un bosco irregolare sia sul piano orizzontale che su quello verticale, alternando aree a maggiore copertura arborea, con altre più aperte, dove siano migliori le condizioni per l’insediamento e lo sviluppo delle specie eliofile, in particolare querce (cerro, roverella, farnia), specie che caratterizzano gli habitat della Selva. L’intervento mirerà anche a ridurre la carica batterica presente in bosco, eliminando le piante soggette al cancro carbonioso. Inoltre, viene proposta la sottopiantagione di specie autoctone tipiche degli habitat della Selva di Castelfidardo, nelle aree precedentemente individuate e aperte con il diradamento. Gli interventi consisteranno nel decespugliamento di piccole superfici e nella messa a dimora di specie autoctone arboree, arbustive, erbacee, con materiale vivaistico precedentemente riprodotto da vivai locali certificati (vivai AMAP o UnivPM).
Infine, l’intervento propone anche il controllo delle specie aliene e infestanti che impediscono la rinnovazione delle specie autoctone più esigenti di luce. In particolare, il controllo sarà rivolto al contenimento del pungitopo, che in vaste aree del bosco costituisce un mantello impenetrabile e della robinia che si sta’ sviluppando in alcuni settori della Selva, soprattutto nelle aree prossime alla viabilità e agli edifici. Le migliori tecniche per il contenimento (eradicazione, disseccamento della ceppaia, etc) verranno meglio valutate in fase progettuale.
Il secondo progetto, finanziato con € 116.227,90, riguarda il ripristino ed il mantenimento ecologico degli ambienti umidi con la realizzazione di due piccoli invasi nella zona planiziale del sito, con lo scopo di accogliere fauna ittica e anfibi, in particolare finalizzato alla reintroduzione del tritone crestato italico, e la riqualificazione del boschetto circostante i piccoli invasi mediante diradamenti del bosco esistente, controllo delle infestanti (canne domestiche, robinie, rovo) e rinfoltimento con specie autoctone.
Interventi importanti, che per la Selva di Castelfidardo rappresentano non solo il mantenimento di un patrimonio ecologico unico ed eccezionale, ma anche un arricchimento dell’ecosistema del territorio che guarda ad un futuro sempre più in armonia ed in equilibrio con l’ambiente.
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Ultimo aggiornamento: 24 gennaio 2025, 10:05