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Scongiurato il rischio di un accorpamento dell’ATS 13 (Ambito territoriale sociale) di cui Castelfidardo fa parte, nell’Ambito di Ancona e Falconara. L’assessore ai servizi sociali Andrea Marconi ha partecipato e manifestato le istanze del territorio all’incontro tecnico-operativo che si è svolto martedì scorso. La convocazione del Dipartimento Salute della Regione Marche poneva all’ordine del giorno due punti di cruciale importanza: la ricognizione e valutazione delle strutture sanitarie ai fini dell’adeguamento alla legge antisismica e antincendio e l’attuazione delle disposizioni in materia di riduzione degli ambiti territoriali sociali.
In merito al primo aspetto, Castelfidardo non ha nulla da temere: «Sul Centro Diurno Arcobaleno, il nostro ufficio tecnico ha provveduto alla messa a norma in tempi non sospetti e rientra nel 30% delle strutture su cui non è necessario alcun intervento», spiega l’assessore Marconi.
Quanto alla riorganizzazione del servizio sanitario, la Regione – recependo l’indicazione legislativa nazionale che spinge verso l’accorpamento – ha sondato gli umori del territorio, senza però esercitare un potere coercitivo in tal senso. «Avevamo già inviato una lettera di formale protesta perché il nostro Ambito funziona bene ed un eventuale fusione con Ancona e Falconara sarebbe stata fortemente penalizzante: saremmo passati da un bacino di 85mila abitanti ad uno enormemente più ampio di 250mila, con Ancona che come capoluogo avrebbe inevitabilmente ricoperto un ruolo di capofila accentratore. Abbiamo ribadito la volontà di mantenere lo status attuale e sembra che le motivazioni espresse assieme ai sindaci della nostra area siano state sufficienti per convincere l’assessore regionale Saltamartini a desistere dall’avviare un percorso di accorpamento. Vigileremo su questa vicenda», chiarisce l’assessore Marconi.
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Ultimo aggiornamento: 5 novembre 2024, 11:38