Stazione merci, il Consiglio Comunale chiede di delocalizzare l'opera

Impatto paesaggistico e ambientale le preoccupazioni principali; il consesso ha espresso la propria contrarietà

Data :

27 febbraio 2025

Stazione merci, il Consiglio Comunale chiede di delocalizzare l'opera
Municipium

Descrizione

Un sopralluogo sull’area interessata dall’ipotesi della nuova "Stazione merci" per condividere la preoccupazione per l’impatto che ne deriverebbe sul paesaggio: il sindaco Ascani ha incontrato stamattina i referenti di Regione e Sovrintendenza, vale a dire i principali Enti che entro il 6 marzo formalizzeranno le rispettive osservazioni in merito al progetto elaborato da ReteFerroviariaItaliana. L'occasione è stata utile per scambiare impressioni e documentare con qualche foto da trasmettere al Mase e a tutti gli enti coinvolti, la bellezza di un luogo che rischia di essere contaminato da uno degli hub industriali più estesi d’Italia. "Ho fatto presente che un simile progetto su un'area immacolata e totalmente agricola non dovrebbe seguire una procedura semplificata ma piuttosto procedere ad una Valutazione di Impatto Ambientale completa e dettagliata - spiega il sindaco Ascani - ed ho espresso le enormi perplessità sul rischio idrogeologico che tale opera comporterà. Su questo aspetto la prossima settimana presenterò un approfondimento specifico corredato dalle immagini della recente alluvione del 18 e 19 settembre scorsi".
Sulla questione si è espresso in forma  compatta il Consiglio Comunale nella seduta di martedì scorso; dall’ampio dibattito è scaturita infatti la richiesta di delocalizzare l’intervento in un sito più idoneo evidenziandone le criticità.
La zona interessata si snoda per 2,3 km lungo la S.S. 16 all’altezza del Tiro a volo sino al confine con Numana e ospiterebbe la quarta opera di questo tipo in tutta Italia, considerata logicamente strategica da RFI. Il Sindaco Roberto Ascani ha ribadito che il nostro Comune farà tutto il possibile per evitare un danno irreparabile e proteggere la comunità. 
Come specifica il dispositivo approvato all’unanimità dei presenti, sull’area sussiste un vincolo paesaggistico sul quale sarà dirimente il parere della Sovrintendenza; si sottolinea inoltre l’impatto ambientale permanente, sovrapponendosi alla rete ecologica marchigiana e alla naturale prosecuzione del Parco del Conero per il quale proprio in questi giorni è stata depositata la proposta di legge per il passaggio a Nazionale. Rilevante poi le conseguenze sulle attività agricole e artigianali che operano nella zona, una delle quali verrebbe tagliata in due da una strada di servizio nonché la ricaduta sui residenti in termini visivi ed acustici con deprezzamento del territorio. Una parte dei lavori interesserebbe inoltre il tracciato della Ciclovia Adriatica e la strada di servizio si innesterebbe sulla S.S. 16 in prossimità di una curva con un elevato rischio per la viabilità.

 

Ultimo aggiornamento: 3 marzo 2025, 09:21

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