Stazione merci sul territorio di Castelfidardo: criticità e suggerimenti per una migliore integrazione con l'ambiente

Un impianto di tipo manutentivo al solo servizio delle Ferrovie dello Stato: le richieste del Comune

Data :

1 febbraio 2025

Stazione merci sul territorio di Castelfidardo: criticità e suggerimenti per una migliore integrazione con l'ambiente
Municipium

Descrizione

Il progetto di fattibilità tecnico-economica per la nuova “stazione merci” paradossalmente denominata di “Osimo” pur ricadendo interamente sul territorio di Castelfidardo è calato dall’alto a fine dicembre.
Un intervento di circa 85 milioni di euro finanziati dal PNRR, a cura delle Ferrovie dello Stato, avallato dalla Regione Marche ed inserito nel contesto del potenziamento infrastrutturale della linea Orte – Falconara: prevede la realizzazione di tre binari di circolazione adiacenti la linea adriatica tra le stazioni di Osimo-Castelfidardo e Loreto, di cui uno lato mare e due lato monte. L’area interessata si snoda in sostanza lungo la SS 16 all’altezza del Tiro a volo fino all’incrocio con l’imbocco per Numana. Già partito l’iter degli espropri dei terreni e quello per la valutazione di impatto ambientale presso il Ministero dell’ambiente. L’impianto merci si annuncia di tipo manutentivo, ossia a servizio esclusivo del personale addetto alla verifica e al controllo dei mezzi rotabili, escludendo quindi le funzionalità di fermata per viaggiatori.
Un’opera logisticamente strategica su cui la competenza del Comune di Castelfidardo si limita alla possibilità di esprimere osservazioni entro 60 giorni, termine in scadenza il 27 febbraio.
«Ci troviamo in una fase interlocutoria in cui abbiamo già segnalato alcune criticità importanti. Mi auguro che accolgano i suggerimenti proposti al fine di migliorare l'integrazione dell'opera con il contesto ambientale e con le esigenze della comunità, mitigando l’impatto in un'area limitrofa a quella che dovrebbe essere annessa al Parco Del Conero», spiega il sindaco Roberto Ascani. La nuova stazione merci così concepita non porterebbe alcun beneficio a Castelfidardo, perciò si auspica un adeguamento progettuale che comprenda opere di compensazione: «Abbiamo chiesto il completamento della ciclovia Adriatica visto che la nuova opera insiste perfettamente nel tracciato previsto già dalla Regione ma poi abbandonato. Inoltre verrà proposto di allargare gli interventi ad un progetto di mobilità sostenibile e di collegamento turistico tra Numana, Sirolo, Castelfidardo e Loreto verso cui la Regione aveva già manifestato interesse», sostiene il sindaco Ascani, suggerendo inoltre la creazione di una «piccola stazione attrezzata dedicata ai cicloturisti ai confini con il comune di Numana». Tra le criticità segnalate, l’innesto sulla strada di servizio dalla SS 16, in prossimità di una curva, che rischia di essere un elemento di elevata pericolosità per la viabilità.

Ultimo aggiornamento: 1 febbraio 2025, 10:51

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