XXV Aprile, la memoria del passato per leggere il presente e guardare al futuro affermando i valori di libertà, pace e democrazia

La cerimonia si è aperta con un minuto di raccoglimento in omaggio a Papa Francesco e a Mirco Soprani

Data :

25 aprile 2025

XXV Aprile, la memoria del passato per leggere il presente e guardare al futuro affermando i valori di libertà, pace e democrazia
Municipium

Descrizione

«La libertà è un principio giuridico formale alla base dell’etica che rischia di rimanere astratto se non accompagnato dalla liberazione che deve essere sempre in atto e tesa al miglioramento della società. La liberazione è dunque il contenuto che afferma il concetto di libertà, l’impegno civile  e culturale di offrire ai giovani un senso storico autentico, basato sulla conoscenza del passato alla luce della quale leggere il presente e guardare al futuro». La profonda riflessione con cui la prof.ssa Paola Mancinelli, docente di docente di storia e filosofia, ha invitato con sensibilità ed energia a tornare alla «grammatica di una politica dal basso che rifiuti i soprusi, l’indifferenza», ad assumere la responsabilità individuale e collettiva di «rimuovere ogni giorno gli ostacoli che impediscono uguaglianza e giustizia sociale» scacciando i fantasmi del nazionalismo che si stanno riaffacciando «facendo ognuno la propria parte», ha reso speciale e intensa la celebrazione dell’80° anniversario del 25 aprile. 
Una cerimonia pervasa dall’emozione anche in virtù dei recenti lutti che hanno privato la comunità cristiana della figura carismatica di Papa Francesco e quella fidardense dell’ex sindaco Mirco Soprani, in omaggio ai quali è stato osservato un minuto di raccoglimento. 
La presidente del Consiglio Comunale Lara Piatanesi ha sottolineato nelle premesse il carattere di una «festa di dignità e resistenza che ha ragion d’essere proprio nella sobrietà con cui si esprime riconoscenza verso chi non ha esitato a dare la propria vita per la democrazia». L’intervento del sindaco Roberto Ascani ha poi ribadito la solennità del momento, il dovere di tutelare un patrimonio comune «ripudiando ogni forma di violenza attraverso opere e parole concrete contro le prevaricazioni, i totalitarismi, i drammi sociali provocati dall’ottusità politica», ricordando il sacrificio dei fratelli Brancondi (sul cui cippo è stata deposta una corona d’alloro) che hanno difeso fino all’ultimo i concittadini e i colleghi partigiani. La presidente della locale sezione Anpi Elisa Bacchiocchi ha poi introdotto il tema scelto per la giornata - libertà e liberazione - sapientemente sviluppato dalla prof. Mancinelli, ricordando come «la testimonianza di giovani, uomini e donne che 80 anni fa hanno lottato animati da una visione condivisa spinta  fino all’estremo sacrificio, debba essere raccolta da ciascuno. Dobbiamo essere noi i cittadini del mondo che si fanno carico di diffondere valori di pace, libertà e democrazia: partigiani di oggi che, citando Orwell, si ribellano alla tecnologia e al grande fratello che appiattisce le menti ed obnubila il pensiero critico». La partecipazione del Complesso Filarmonico “Città di Castelfidardo” e la deposizione delle corone di alloro in memoria dei caduti ha poi completato una giornata non solo di memoria ma di invito e richiamo ad essere attivamente e consapevolmente dalla parte giusta della storia.

Ultimo aggiornamento: 25 aprile 2025, 13:16

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